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Atterrato l’equipaggio di Expedition 42

Il comandante della ISS Barry Wilmore della NASA e gli ingegneri di volo Alexander Samokutyaev ed Elena Serova dell’Agenzia Spaziale Russa sono ritornati sulla Terra oggi, 12 marzo 2015 alle 3.07 ora italiana, concludendo una missione di 167 giorni che li ha visti protagonisti di tre attività extraveicolari e svariati di esperimenti scientifici. L’atterraggio è avvenuto in Kazakistan, nelle vicinanze della città di Dzhezkazgan.

Durante la loro permanenza sulla Stazione, insieme ai colleghi ancora a bordo, hanno lavorato a varie attività sperimentali legate allo studio degli effetti della microgravità sulle cellule, all’osservazione della Terra, alla fisica e alla biologia. Protagonista della ricerca scientifica durante Expedition 42 sono state sicuramente la salute e la fisiologia umana, soprattutto in vista di futuri viaggi di lunga durata ed all’imminente arrivo dei due partecipanti alla missione “One Year Crew“, Scott Kelly e  Mikhail Kornienko, che resteranno sulla ISS per un intero anno.

La Stazione Spaziale funge anche da “banco prova” per varie nuove tecnologie. Il sistema CATS (Cloud-Aerosol Transport System) è stato installato proprio durante Expedition 42 e sta già producendo dati utili a comprendere la struttura e l’evoluzione dell’atmosfera terrestre, con possibili ricadute su vari settori dove prevedere l’evoluzione delle condizioni meteorologiche può essere cruciale, ma anche per validare i modelli di cambiamento climatico in corso sulla Terra.

Il Levitatore Elettromagnetico consentirà agli scienziati di osservare alcuni processi di fisica fondamentale, come il processo di cristallizzazione che avviene con il raffreddamento di metalli fusi, con ricadute sulla creazione di leghe metalliche più pure e leggere impiegabili sia sulla Terra che nello spazio.

L’equipaggio ha anche ricevuto la visita di tre navicelle cargo, che hanno consegnato svariate tonnellate di materiale tra esperimenti scientifici, cibo, propellente e altri consumabili. In gennaio si è trattato della Dragon di SpaceX, alla sua quinta missione commerciale, che è poi rientrata in febbraio portando con se i risultati di importanti esperimenti. Due Progress russe sono poi attraccate nell’ottobre 2014 e a febbraio. Non va dimenticato anche il quinto e ultimo ATV europeo, ribattezzato col nome del fisico belga Georges Lemaître, che ha lasciato la ISS lo scorso febbraio, sei mesi dopo il suo attracco automatico.

Elena Serova di RKA ripresa pochi istanti dopo essere uscita dalla Sojuz – Credit: NASA

Per quanto concerne le EVA, Wilmore (con i colleghi Virts e Wiseman) ha svolto quattro passeggiate spaziali per preparare la Stazione al montaggio degli IDA (International Docking Adapters) e per sostituire un regolatore di tensione guasto. Anche il russo Samokutyaev ha partecipato ad un’attività extraveicolare condotta dal lato russo.

Dal punto di vista statistico Samokutyaev ha ora raggiunto il record personale di 331 giorni nel cosmo. Wilmore, che aveva già volato come pilota di STS-129, è arrivato a quota 178 giorni. Per Elena Serova, che era al suo volo inaugurale, il conteggio si ferma a 167 giorni.

Con la partenza di Wilmore, Serova e Samokutyaev ha avuto ufficialmente inzio Expedition 43. Gli ingegneri di volo Anton Shkaplerov di RKA e Samantha Cristoforetti dell’ESA insieme al nuovo Comandante Terry Virts di NASA stanno continuando a operare a bordo della Stazione in attesa di essere raggiunti tra sedici giorni da Scott Kelly, Mikhail Kornienko e Gennady Padalka, il cui lancio è fissato per il 27 marzo a bordo della Sojuz M-16M.

Nel video di NASA Tv possiamo vedere le fasi dell’estrazione dell’equipaggio dalla Sojuz. Dopo sei mesi in microgravità la debolezza unita alla confusione del sistema vestibolare non consente loro di camminare agevolmente. Per questo motivo vengono estratti di peso dalla capsula, ma è bene ricordare che già dopo poche ore saranno in grado di camminare e muoversi autonomamente.

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