Nel dicembre 2013 si era annunciato l’accordo per uno studio di fattibilità per l’utilizzo del Dream Chaser di Sierra Nevada Corp. in ambito Europeo a scopi di ricerca e supporto alle attività in LEO.
L’accordo DC4EU (Dream Chaser for European Utilization), firmato da SNC, OHB, azienda di Brema e l’agenzia spaziale tedesca DLR si è quindi concluso dopo un anno con un report presentato nelle settimane passate.
I campi di utilizzo valutati variavano dal supporto alle attività umane in LEO, sia in modalità pilotata che automatica per obiettivi scientifici, per supporto a satelliti già in orbita e per attività di rimozione di detriti.
Fritz Merkle, membro del consiglio di amministrazione di OHB ha dichiarato che “Il design intrinseco del Dream Chaser come aerospazioplano riutilizzabile lo rendono ideale per una vasta serie di utilizzi spaziali” e continua “abbiamo collaborato con SNC per studiare insieme come il progetto di questo mezzo può portare benefici all’utilizzo dello spazio in Europa e abbiamo avuto conferma anche della fattibilità di un utilizzo sia per operazioni scientifiche in orbita che per il possibile utilizzo per la rimozione di detriti spaziali.
Il programma DC4EU sarà utile all’intera comunità spaziale e per quanto ci riguarda approfondiremo ulteriormente il nostro progetto con SNC espandendo ulteriormente la collaborazione”.
OHB nei mesi scorsi aveva già collaborato con SNC presentando congiuntamente, alla American Society for Gravitational Space Research Conference, il mockup della configurazione per ricerca scientifica del Dream Chaser.
Da parte americana John Olson, vicepresidente della divisione spaziale di SNC, ha dichiarato che “Teniamo in forte considerazione questa collaborazione con l’Agenzia Tedesca e i suoi partner industriali, questo studio è il primo passo per l’ottenimento di applicazioni scientifiche e di servizio per future missioni internazionali” concludendo “SNC sta già lavorando alla fase successiva di questo studio con DLR e OHB i cui dettagli verranno svelati nelle prossime settimane”.