La NASA conta di rimpiazzare nel 2015 i rifornimenti persi nell’incidente di Antares
La NASA conta di poter rimpiazzare, nel corso dell’anno 2015, il carico di rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale perso con l’incidente occorso al momento del lancio della missione Cygnus CRS-3.
Lo scorso 28 ottobre 2014, un’anomalia occorsa pochi secondi dopo il decollo ad uno dei due propulsori RD-180 del razzo Antares di Orbital Sciences Corporation, aveva portato alla distruzione del razzo stesso e della capsula cargo Cygnus insieme al suo contenuto.
Si trattava della terza missione di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale prevista per Orbital Sciences all’interno del programma di rifornimento Commercial Resupply Services (CRS) della NASA.
Secondo i responsabili dell’Agenzia Spaziale Americana per le attività sulla Stazione Spaziale Internazionale, i rifornimenti perduti con l’esplosione del razzo Antares nell’incidente dello scorso 28 ottobre 2014 possono essere rimpiazzati e la mancanza di essi non è critica per le attività sulla ISS.
Ma al tempo stesso, con la possibilità che Orbital possa ritornare a rifornire la Stazione Spaziale Internazionale per mezzo della capsula Cygnus soltanto a fine 2015, per l’indisponibilità del razzo vettore Antares, il compito di rifornire la ISS per i rifornimenti destinati al segmento Americano ricade sulla responsabilità di SpaceX, l’altra compagnia che si è aggiudicata il contratto CRS per la NASA.
Lo scorso 10 gennaio 2015, SpaceX ha lanciato con successo la propria quinta missione di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale per mezzo della propria capsula Dragon, che ha raggiunto la ISS 2 giorni dopo.
Secondo il programma di rifornimento pianificato con la NASA, SpaceX dovrà effettuare altre 4 missioni di rifornimento nell’anno 2015, la cui pianificazione si deve conciliare con altre 9 missioni previste nel manifesto di lancio della compagnia fondata da Elon Musk per l’anno corrente, insieme ad altre attività di lancio, come i test di abort del la versione con equipaggio della capsula Dragon 2.0.
L’affollarsi di impegni nel calendario di SpaceX è un potenziale problema per i rifornimenti della Stazione Spaziale Internazionale se dovessero verificarsi dei ritardi nelle date previste di lancio.
Per questa ragione, i manager della NASA stanno mettendo sotto pressione SpaceX per rispettare le date previste per le missioni di rifornimento, attualmente in programma per i prossimi 8 Aprile (CRS-6), 13 Giugno (CRS-7), 2 Settembre (CRS-8) e 9 Dicembre (CSR-9) 2015.
Le quantità di razioni alimentari e ricambi presenti a regime sulla Stazione Spaziale Internazionale, consentono di gestire ritardi sui rifornimenti da Terra per un periodo di circa 4 mesi, un ritardo superiore obbligherebbe il team di gestione della ISS a ridurre da 6 a 3 i membri dell’equipaggio permanentemente a bordo e, nel caso peggiore, a dovere effettuare un abbandono temporaneo dell’avamposto spaziale.
Prima dell’incidente del razzo Antares, la NASA puntava ad avere un periodo di autonomia della ISS di circa 6 mesi ma la situazione è diventata potenzialmente critica per l’equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale che, in casi di problemi anche con la missione di rifornimento appena effettuata da SpaceX, si sarebbe potuto trovare a corto di rifornimenti alimentari a maggio 2015.
La missione CRS-5 di SpaceX ha portato sulla Stazione Spaziale Internazionale, oltre ai rifornimenti alimentari, una serie di attrezzature necessarie per dotare la ISS dei sistemi di aggancio previsti dalle prossime capsule commerciali Americane per il trasporto di equipaggi.
Oltre che dalle capsule cargo Americane Dragon e Cygnus, la Stazione Spaziale Internazionale riceve rifornimenti da terra per mezzo del veicolo automatico Giapponese HTV, il cui arrivo per l’anno 2015 è previsto per il mese di Agosto, e dalle capsule cargo Russe Progress, che verranno lanciate più volte durante l’anno, le quali però provvedono a rifornire il segmento Russo della ISS.
Con la perdita di Cygnus per quasi tutto il 2015, la NASA ha chiesto a SpaceX di modificare la capsula cargo Dragon per poter rifornire di acqua la Stazione Spaziale Internazionale, compito che nel programma Commercial Resupply Services era stato richiesto alla sola capsula cargo di Orbital.
Nonostante le difficoltà generatesi con l’incidente di Antares, i manager della NASA hanno voluto sottolineare la bontà della scelta di servirsi di due sistemi di rifornimenti completamente diversi, quelli forniti da SpaceX e Orbital, per il programma CRS, strada perseguita dalla NASA anche per la scelta di due differenti fornitori, in questo caso Boeing e SpaceX, per i prossimi sistemi di lancio commerciali destinati ad inviare astronauti Americani sulla ISS.
Fonte: Spaceflightnow.
Nell’immagine di apertura, l’esplosione dl razzo Antares di Orbital al momento del decollo della missione Cygnus CRS-3 lo scorso 28 ottobre 2014. Image Credit: NASATV.
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