Emergenza ammoniaca sulla ISS – 15 gennaio
[23.00 del 15/01/2015]
Seguendo le ultime avventurose 48 ore di Samantha Cristoforetti abbiamo imparato che in caso di emergenza l’equipaggio ripara nel segmento russo della International Space Station. Ma che aspetto ha questo segmento? E come ci si arriva? L’ex comandante della Stazione Sunny Williams, membro di Expedition 38, ha girato un bel tour della ISS nel novembre 2012 raccontando qualcosa al proposito.
Attenzione: il video è sottotitolato in Italiano e Ingelse. In caso i sottotitoli non fossero visibili, potete attivarli con il pulsante nell’angolo in basso a destra.
[20.35 del 15/01/2015]
Si è da poco conclusa la Evening Daily Planning Conference, la conferenza serale fra l’equipaggio della ISS e i centri di controllo a terra.
Il controllo missione di Houston ha comunicato che il ripristino della stazione procede stabilmente, ma non sarà ancora stato completato domani mattina quando si sveglierà l’equipaggio. Stanotte gli astronauti potranno tornare a dormire nei loro alloggi nel Nodo 2, ma in questo caso dovranno adottare alcune precauzioni per ridurre la produzione di calore come spegnere i laptop personali. La riduzione della produzione di calore è necessaria per l’ancora non completa operatività del sistema di raffreddamento.
Houston ha inoltre comunicato che sta tenendo sotto controllo un detrito spaziale con una traiettoria che potrebbe farlo avvicinare alla ISS. In questo caso domani sarà effettuata una Debris Avoidance Maneuver, una manovra di routine per modificare leggermente l’orbita della stazione ed evitare che il detrito si avvicini oltre i limiti di sicurezza.
[17.30 del 15/01/2015]
Le attività a bordo della ISS stanno lentamente tornando alla normalità. La maggior parte degli astronauti si stanno dedicando a vari esperimenti scientifici già pianificati, mentre altri stanno collaborando con i controllori di volo a Mosca e Houston per recuperare la configurazione standard di entrambi i segmenti della Stazione dopo i cambiamenti introdotti ieri dalle procedure di emergenza.
Il circuito di raffreddamento Bravo del Nodo 2 al momento non è ancora stato riacceso, ma le relative procedure sono attualmente in pieno svolgimento.
La nostra Samantha Cristoforetti ha lavorato in mattinata ad un esperimento scientifico dove 250 moscerini della frutta vengono studiati per comprendere i cambiamenti biologici dovuti alla prolungata permanenza all’assenza di peso, ed ha anche svolto altri campionamenti atmosferici.
[17.00 del 15/01/2015]
In queste ore Samantha Cristoforetti ed i suoi colleghi stanno lavorando nel segmento USOS della ISS per il ripristino di Nodo 2.
Questo modulo, conosciuto anche con il nome di “Harmony”, contiene 4 armadi standard (chiamati tecnicamente racks ndt) con apparati per la distribuzione della corrente elettrica e dei dati telemetrici, quattro cuccette per gli astronauti, ed è dotato di sei portelli di collegamento chiamati “Common Berthing Mechanisms” (CBMs). Harmony ha un volume interno di circa 75 metri cubi, pesa circa 14 tonnellate, e misura 7,2 metri di lunghezza per 4,4 metri di larghezza. Portato in orbita dalla missione shuttle STS-120 il 23 ottobre 2007, il suo design è largamente basato sui moduli di progettazione e fabbricazione italiana MPLM.
In questo video l’astronauta giapponese di Expedition 38 Koichi Wakata ci mostra molto accuratamente le cuccette e l’interno del Nodo 2.
Dal Node 2 si accede a vari altri moduli della ISS: Columbus di ESA, Kibo della giapponese JAXA, e dallo scorso 12 gennaio anche a Dragon CRS-5, attraccato alla porta di Nadir (quella che guarda verso la Terra). In questa istantanea vediamo la configurazione attuale esterna al Nodo 2. Dragon è visibile nella parte bassa dello scatto, mentre il grande cilindro sul lato sinistro è il modulo Kibo. A destra si scorge l’europeo Columbus.
[15.50 del 15/01/2015]
Ricordiamo ai nostri lettori che la nostra fonte principale sono gli account ufficiali NASA e delle altre agenzie spaziali sul Web (Siti istituzionali e Twitter), e lo streaming ISS Live di NASA su Ustream, di cui ascoltiamo e registriamo l’audio per trarne gli aggiornamenti che stiamo pubblicando.
[15.30 del 15/01/2015]
Un breve riassunto dei fatti di ieri, che abbiamo raccontato con un lungo articolo “live”:
- Ieri mattina attorno alle 09.50 italiane è scattato un allarme nel Nodo 2 della Stazione Spaziale Internazionale, per una possibile contaminazione atmosferica da ammoniaca che viene usata come liquido scambiatore nel sistema di raffreddamento dell’avamposto spaziale.
- L’ammoniaca utilizzata sulla ISS è a concentrazioni tossiche, quindi sono scattate le procedure di emergenza che hanno principalmente il compito di mettere in sicurezza l’equipaggio e fermare la ventilazione forzata nelle zone potenzialmente contaminate, per rallentare la diffusione del gas velenoso.
- L’equipaggio ha indossato le maschere ad ossigeno e, in accordo con le procedure, ha raccolto campioni di atmosfera con appositi strumenti di misura e poi si è spostato nel settore russo, chiudendo il portello ermetico e attendendo ulteriori istruzioni da Houston e Mosca.
- Ieri sera, dopo una lunga giornata di verifiche. gli astronauti hanno ricevuto la conferma definitiva che il trambusto era legato ad un falso allarme, dovuto con ogni probabilità al malfunzionamento dei sensori e di una parte delle routine computerizzate che ne controllano i valori.
- Gli astronauti Cristoforetti, Virts e Wilmore hanno potuto trascorrere la notte nel segmento USOS della Stazione Spaziale, ma non hanno avuto il permesso di restare nel Nodo 2 a causa del sistema di ventilazione non attivo. Di fatto il trio ha “campeggiato” in altri moduli.
- Le operazioni di riaccensione e riconfigurazione del Nodo 2 si protrarranno per tutta la giornata di oggi.
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