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Prosegue il recupero del satellite Galileo

Esa annuncia che il  quinto satellite della costellazione europea per la navigazione gps, uno dei due inseriti in una orbita errata lo scorso agosto, ha trasmesso il suo primo segnale di navigazione il 29 novembre. Il satellite ha raggiunto la sua nuova orbita finale e le apparecchiature di bordo sono state tutte attivate. Ora che esso si trova in una posizione più idonea, verrà intrapresa una campagna di tests per verificarne l’idoneità alla navigazione assistita.
Sono state necessarie 11 manovre nel corso di 17 giorni per innalzare e rendere più circolare l’orbita del satellite; ora è stato variato anche il suo assetto, per ridurre l’esposizione alla radiazione solare e consentire il funzionamento delle apparecchiature di bordo così come era stato previsto. Nella nuova configurazione, il quinto satellite Galileo ha la propria antenna principale costantemente orientata verso il suolo, mentre l’orbita seguita comporta un sorvolo dello stesso punto ogni 20 giorni, ovvero il doppio esatto di quanto accade con un normale satellite Galileo.
Come detto, i tecnici del centro ESA Redu, in Belgio, stanno ora effettuando numerosi tests per valutare la forza e la forma dei segnali di navigazione emessi dal satellite. Tra pochi giorni verrà attivato anche l’elemento Search and Rescue, in modo da integrare la campagna di tests orbitali.

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