Lo scorso 28 Novembre i controllori del centro ESOC dell’ESA della missione Venus Express hanno riferito della perdita dei contatti con la sonda.
I tecnici ipotizzano l’esaurimento (previsto) del suo propellente, avvenuto durante le manovre di innalzamento del suo pericentro eseguite fra il 23 ed il 30 Novembre scorsi e quindi ritengono che lo spacecraft non riesca più a mantenersi in un orientamento stabile. Ciò di fatto impedirebbe inoltre a VEX di puntare correttamente la sua antenna ad alto guadagno verso la Terra, per assicurare un contatto radio affidabile.
Il centro ESOC di Darmstadt ha tentato nei giorni seguenti di ristabilire il contatto con la sonda utilizzando le stazioni di deep-space tracking sia dell’ESA che della NASA, con dei successi parziali.
Benché non sia stato ristabilito un collegamento telemetrico stabile, alcuni pacchetti di telemetria sono stati scaricati con successo a conferma del corretto orientamento dei pannelli solari di Venus Express verso il Sole e del suo lento movimento rotatorio.
Il team di controllo sta attualmente tentando di scaricare la sequenza di eventi critici stivati nella memoria di bordo protetta, la quale potrebbe svelare i dettagli delle circostanze accadute negli scorsi giorni. Tuttavia la causa principale dell’anomalia (esaurimento del propellente o altro), rimane ancora da stabilire.
Sono attesi aggiornamenti da parte dell’agenzia spaziale europea, non appena ci saranno delle evoluzioni concrete sulle condizioni di VEX.
Ad oggi, Venus Express è al suo ottavo anno della sua fantastica missione; non male, considerando che era stata progettata per lavorare solamente due anni nell’estremo ambiente orbitale venusiano!
Fonte: ESA.