Lanciato un nuovo satellite russo per l’osservazione della Terra

Il satellite civile Resurs-P2, con a bordo una serie di fotocamere ad alta risoluzione, un esperimento di astrofisica ed un sistema per tracciare le navi, è stato lanciato in orbita da un vettore Sojuz 2-1b lo scorso venerdi 26 dicembre per una missione prevista di 5 anni.

Il lancio è avvenuto alle 00.55 (19.55 Ita) dal sito 31 del Cosmodromo di Bajkonur nel Kazakhstan, con una inclinazione di 97° nord sull’equatore.
Dopo meno di dieci minuti il satellite si è separato dal terzo stadio del vettore e si è posizionato in un orbita di 200×453 km.  Il 28 dicembre il Resurs-P2 ha compiuto autonomamente la prima di una serie di correzioni che lo porteranno su di un orbita circolare di 470 km.
L’inizio dell’operatività è prevista per i primi giorni di gennaio.

Il Resurs-P2 è il secondo di una serie di 5 satelliti, il primo è stato lanciato nel giugno 2013, per l’osservazione e mappatura della Terra ad uso civile. I dati verranno utilizzati principalmente dal governo russo nei settori dell’agricoltura, ambiente, disastri naturali, pesca, meteorolgia e cartografia, ma è prevista la condivisione, su richiesta, anche a livello internazionale.

Resurs-P2

Il payload di osservazione è cosi composto:
– Geoton-L1 Panchromatic Imager, con una risoluzione massima di 1 metro.
– KShMSA, una coppia di wide-angle multi-spectral cameras che possono produrre anche immagini in 3D.
– GSA Hyper-spectral Photographic Hardware, che produce immagini in 96 bande spettrali differenti con una risoluzione massima di 5 nanometri.
Il GSA verrà utilizzato per monitorare i raccolti e la vegetazione, gli effetti dei parassiti, la salinità del suolo e l’attività microbiotica di mari e laghi.

La capacità fotografica giornaliera del satellite è di circa 80.000 Km quadrati con la possibilità di ritornare sul posto entro 3 giorni dal primo passaggio.

A differenza del predecessore, il Resurs-P2 ha a bordo anche l’esperimento scientifico Nuklon, sviluppato dall’Istituto Skobeltsyn di Fisica Nucleare dell’Università Statale di Mosca, per lo studio dell’antimateria ed in particolare delle particelle cosmiche con energia compresa tra i 1.012 e 1.015 Kev.
Il Nuklon era stato originariamente sviluppato per il satellite Koronas-Nuklon cancellato nel 2012 e si compone di uno spettrometro, uno scintillatore, una camera di ionizzazione e vari strumenti di misura.

Completa il carico il sistema AIS (Automated Identification System), di supporto nel caso di incidenti navali, che riceve e ritrasmette posizione e dati di navigazione dalle navi inquadrate.

Costruito dalla TsSKB di Samara in Russia, la stessa compagnia statale che costruisce i vettori Sojuz, il satellite pesa 6,5 tonnellate, è lungo quasi 8 metri, nel punto più largo misura 2,7 metri ed ha quattro pannelli fotovoltaici per un totale di 40 mq.

L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha reso noto che il prossimo Resurs-P3 verrà lanciato nell’autunno del 2015.

Fonte: NasaSpaceFlight, SpaceFlightNow, RussianSpaceWeb.
Foto Credit: Roscosmos, TsSKB.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.