ISS Weekly Status Report – 40.2014
Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale
26 novembre
Advanced Resistive Exercise Device (ARED) Cable Fraying Status
I Ground teams, dopo aver analizzato le foto dell’ARED Right Upper Stop Cable, hanno chiesto all’equipaggio di confermare che il Main Arm non evidenziasse problemi dopo aver effettuato un test applicando e togliendo alternativamente un carico. Wilmore ha effettuato la prova ed ha confermato che il Main Arm è in grado di muoversi senza problemi; da questo momento ARED è tornato nuovamente nelle disponibilità dell’equipaggio.
Remote Power Control Module (RPCM) Un-commanded Open
Ieri il Remote Power Controller (RPC)-1 dell’RPCM P12B_C si era bloccato in posizione aperta. I Ground teams avevano tentato, senza successo, di chiudere l’RPC. Dopo un’analisi del problema, gli specialisti a Terra ritengono che la causa sia con molta probabilità dovuta al malfunzionamento del FET Controller Hybrid (FCH). Questo RPC alimenta il Thermal Radiator Rotary Joint (TRRJ) Rotary Joint Motor Controller (RJMC) string 2 (fonte di energia ridondata per il TRRJ RJMC). Il Port TRRJ è stato bloccato sulla sua attuale apertura di -40 gradi. I Ground teams stanno lavorando alla soluzione del problema.
ELITE-S2 (ELaboratore di Immagini TElevisive, Space qualified, version 2) (Blind and Imagined)
Cristoforetti ha ripassato le procedure ed ha successivamente configurato le fotocamere in preparazione della prima sessione dell’esperimento denominato Blind and Imagined. Sono state effettuate alcune calibrazioni dopodichè l’astronauta ha posizionato i body markers prima di effettuare il test. Le indagini chiamate Movement in Orbital Vehicle Experiments Short and Blind (MOVE SB) e Space Height Reference In Non-gravitational Kinetics (SHRINK), raccolte sotto il nome Blind and Imagined, non sono altro che una serie di esperimenti che i membri dell’equipaggio eseguiranno sulla ISS per mettere alla prova i loro sensi. Obiettivo di queste ricerche è lo studio dei meccanismi di adattamento senso-motori alla condizione prolungata di assenza di gravità negli astronauti impegnati in missioni spaziali sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). In particolare ci si propone di indagare le nuove strategie ed i nuovi criteri di pianificazione ed esecuzione del movimento indotti dall’ambiente microgravitazionale, tramite due protocolli di movimento sperimentali: MOVE SB (MOVE Short and Blind), movimenti di raggiungimento di un target, e SHRINK (Space Height Reference In Non-gravitational Kinetics), movimenti di lancio e recupero di una palla virtuale.
Cyclops/SpinSat Installation
Wilmore e Virts hanno installato la piattaforma di lancio Cyclops sulla slitta del Japanese Experiment Module Airlock (JEMAL), hanno collegato il payload SpinSat a Cyclops, hanno chiuso il portello interno e depressurizzato JEMAL in preparazione del rilascio del satellite in programma per venerdì mattina. La piattaforma Cyclops, conosciuta anche come Space Station Integrated Kinetic Launcher for Orbital Payload Systems (SSIKLOPS), permette il rilascio di nanosatelliti all’esterno della ISS. L’obiettivo dell’esperimento SpinSat è quello di far volare un satellite sferico di circa 50 cm di diametro dotato di propulsori micro-thruster a propellente solido e comando elettrico.
[ndt : SpinSat è un’esperimento del NRL (Naval Research Laboratory) di Washington, in collaborazione con DSSP (Digital Solid State Propulsion) di Reno, progettato per dimostrare e definire le prestazioni in orbita della tecnologia ESP (Electrically-controlled Solid Propellant) nello spazio. Questa tecnologia permetterà di effettuare manovre anche ai piccoli satelliti. SpinSat è una sfera in alluminio di 558 mm di diametro e una massa di 57 kg dotata di propulsori ESP, fisicamente disposti su tutta la circonferenza esterna del satellite, in grado di abilitare la capacità di effettuare due tipi di manovre : spin-up e de-spin.]
Plasma Kristall-4 (PK-4)
Cristoforetti, Serova e Samokatyaev hanno ricontrollato il payload, e le relative procedure, dell’esperimento PK-4 che verrà effettuato domani. Plasma Kristall-4 (PK-4) è un payload scientifico progettato per effettuare la ricerca nel campo dei ‘Plasmas Complex’. I Plasma Complex sono miscele gassose composte da gas ionizzato, gas neutro e micro particelle. Le micro-particelle accumulano molta energia che le porta ad interagire fortemente tra loro attraverso la forza di Coulomb. Queste interazioni possono, in determinate condizioni, portare le microparticelle ad auto-organizzatarsi nei cosiddetti cristalli di plasma. Gli obiettivi scientifici di PK-4 comprendono lo studio di:
Proprietà di trasporto : Dust Diffusion, Idrodinamica (viscosità), e scambio di calore
Termodinamica : funzioni termodinamiche, transizioni di fase, strutture, due o tre particelle Correlazioni
Cinetica e Fisica Statistica : carica e forze, equazioni integrali, Statistical Modelling per sistemi fortemente accoppiati
Onde non lineari e le instabilità.
[ndt : L’esperimento PK prende il nome dalla possibilità di creare dei plasma con struttura cristallina. Questi sono costituiti da particelle di difficile osservazione sulla Terra a causa della sedimentazione. Lo stato di microgravità elimina questa sedimentazione rendendone possibile l’osservazione. Un plasma è un insieme di nano particelle elettricamente cariche poste in sospensione in un fluido. Queste particelle possiedono dunque un potenziale d’interazione che somiglia a quello degli atomi. Questo insieme di particelle può, inoltre, esistere sotto forma gassosa, liquida o cristallina e dare luogo a passaggi da uno stato all’altro.]
Japanese Experiment Module (JEM) Inter-Module Ventilation (IMV)
Utilizzando lo strumento VELOCICALC, Wilmore e Virts hanno effettuato alcune rilevazioni di routine sulla velocità dell’aria dalle griglie di aspirazione e scarico del JEM. I dati rilevati sono stati inviati a Terra per le analisi.
28 novembre
Special Purpose Inexpensive Satellite (SpinSat)
Wilmore, in collaborazione con i Ground Operations teams, ha rilasciato oggi SpinSat. Il Japanese Experiment Module Airlock (JEMAL) è stato depressurizzato, Il portello esterno è stato aperto e la slitta è stata estesa. Il JEM Remote Manipulator System (JEMRMS) Small Fine Arm (SFA) ha guidato la piattaforma di lancio Cyclops nella posizione prevista. Dopo aver effettuato il rilascio di SpinSat, la slitta è stata retratta ed il portello esterno è stato chiuso. L’obiettivo dell’esperimento SpinSat è quello di far volare un satellite sferico di circa 50 cm di diametro dotato di propulsori micro-thruster a propellente solido e comando elettrico.
Cardio OX Ultrasound
Wilmore, che ha raggiunto il traguardo del Flight Dat 60 (FD60) e coadiuvato da Cristoforetti che ha operato nel ruolo di Crew Medical Officer, ha effettuato su di se una ecografia cardiaca e rilevato i valori della pressione sanguigna, come previsto dall’esperimento Cardio OX. Lo scopo di questo studio è la misurazione dei livelli dei biomarcatori presenti nel sangue e nelle urine prima, durante, e dopo il volo spaziale per metterli in relazione al rischio di sviluppare malattie quali l’aterosclerosi. Dodici astronauti hanno fornito campioni di sangue ed urina per l’analisi dei biomarcatori prima del lancio, 15 e 60 giorni dopo il lancio, 15 giorni prima di tornare sulla Terra ed infine pochi giorni dopo l’atterraggio. Agli stessi intervalli di tempo vengono effettuate ecografie della carotide e della arteria brachiale ma questi esami proseguono nei cinque anni successivi all’atterraggio, al fine di monitorare lo stato di salute dell’apparato cardiovascolare.
Combustion Integrated Rack (CIR)
Virts ha allestito il Combustion Integrated Rack e ne ha effettuato la manutenzione in previsione delle attività future. La piattaforma Optics è stata ruotata per consentire la rimozione del Low Light Level (LLL) Infrared (IR) Filter Module dalla parte posteriore dell’Optics Bench. Queste attività hanno richiesto più tempo del previsto tanto che l’equipaggio non è riuscito a sostituire il Multi-user Droplet Combustion Apparatus (MDCA) Avionics Package situato sul retro del CIR Optics Bench. Questa attività sarà ripianificata.
Cognition
Virts, in qualità di soggetto sottoposto all’indagine Cognition, ha attivato lo Human Research Facility laptop, ha avviato il software ed ha completato un sessione di test. Individualized Real-Time Neurocognitive Assessment Toolkit for Space Flight Fatigue (Cognition) è il nome che accorpa un gran numero di esperimenti il cui scopo è la misurazione di come il volo spaziale influenzi i cambiamenti fisici; ad esempio, la microgravità e la mancanza di sonno possono influire sulle prestazioni cognitive. Cognition, che include dieci brevi test computerizzati che coprono una vasta gamma di funzioni cognitive, è in grado di fornire un feedback immediato sui risultati dei test attuali e passati. Il software consente la misurazione in tempo reale delle prestazioni cognitive degli astronauti impegnati nella loro missione di lunga durata.
ELITE-S2 (ELaboratore di Immagini TElevisive, Space qualified, version 2) (Blind and Imagined)
Cristoforetti ha attivato l’Interface Management Unit (IMU) che permette al payload developer di governare ed effettuare il downlink degli esiti del test della sessione ELITE. Le indagini chiamate Movement in Orbital Vehicle Experiments Short and Blind (MOVE SB) e Space Height Reference In Non-gravitational Kinetics (SHRINK), raccolte sotto il nome Blind and Imagined, non sono altro che una serie di esperimenti che i membri dell’equipaggio eseguiranno sulla ISS per mettere alla prova i loro sensi. Obiettivo di queste ricerche è lo studio dei meccanismi di adattamento sensori-motorio alla condizione prolungata di assenza di gravità in astronauti impegnati in missioni spaziali sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). In particolare ci si propone di indagare le nuove strategie ed i nuovi criteri di pianificazione ed esecuzione del movimento indotti dall’ambiente microgravitazionale, tramite due protocolli di movimento sperimentali: MOVE SB (MOVE Short and Blind), movimenti di raggiungimento di un target, e SHRINK (Space Height Reference In Non-gravitational Kinetics), movimenti di lancio e recupero di una palla virtuale.
Drain Brain
Cristoforetti, guidata dagli specialisti a Terra, ha installato e configurato l’apparecchio ad ultrasuoni da utilizzare per effettuare l’analisi prevista dal protocollo di studio denominato Drain Brain. Sulla Terra il sangue di una persona scorre dal cervello verso il cuore anche grazie alla forza di gravità, ma molto poco si sa su come questo flusso avviene senza gli effetti della gravità. Molti astronauti riportano mal di testa ed altri sintomi neurologici quando sono nello spazio, sintomi che possono essere correlati alla mancanza della gravità che agisce sul sangue che scorre nelle vene. Drain Brain utilizza un collare speciale per misurare il flusso di sangue che proviene dal cervello, con lo scopo di individuare quali sono i processi fisici del corpo umano che vengono messi in atto per compensare la mancanza della gravità e fare in modo che il sangue scorra correttamente.
PPlasma Kristall-4 (PK4)
L’equipaggio ha proseguito le attività di installazione e configurazione delle attrezzature necessarie per l’avvio degli esperimenti PK-4. Samokatyaev ha installato i cablaggi elettrici, le condutture dei gas, i tubi del vuoto e l’hard disk di sistema. Si è provveduto anche allo spostamento dello Space Acceleration Measurement System (SAMS) Sensor Enclosure (SE) dal SAMS Seat Track Device on Express Rack 3 (ER3) all’European Physiology Module (EPM). PK-4 è un payload scientifico progettato per effettuare la ricerca nel campo dei ‘Plasmas Complex’. I Plasma Complex sono miscele gassose composte da gas ionizzato, gas neutro e micro particelle. Le micro-particelle accumulano molta energia che le porta ad interagire fortemente tra loro attraverso la forza di Coulomb. Queste interazioni possono, in determinate condizioni, portare le microparticelle ad auto-organizzatarsi nei cosiddetti cristalli di plasma.
1 dicembre
Cyclops Install onto JEM Airlock (JEMAL)
Dopo il rilascio di SpinSat, avvenuto lo scorso venerdì, Wilmore ed i Ground teams hanno retratto la piattaforma di lancio Cyclops in JEMAL. Il portello esterno di JEMAL è stato aperto, la slitta è stata estesa ed il JEM Remote Manipulator System (JEMRMS) Small Fine Arm (SFA) ha guidato Cyclops all’installazione sulla slitta. La slitta è stata successivamente retratta ed il portello esterno è stato chiuso. La rimozione di Cyclops della slitta verrà effettuata prossimamente. La piattaforma Cyclops, conosciuta anche come Space Station Integrated Kinetic Launcher for Orbital Payload Systems (SSIKLOPS), permette il rilascio di nanosatelliti all’esterno della ISS. L’obiettivo dell’esperimento SpinSat è quello di far volare un satellite sferico di circa 50 cm di diametro dotato di propulsori micro-thruster a propellente solido e comando elettrico.
3D Printing in Zero-G
Cristoforetti ha rimosso e stivato il campione 3D appena stampato. L’esperimento denominato 3D Printing in Zero–G intende dimostrare e validare la capacità tecnologica di produrre oggetti in estrusione in un ambiente in microgravità.
Astro Pallet
Virts ha recuperato una porzione di Astro Palate, un particolare cibo preconfezionato, e lo ha consumato nel suo pasto di mezzogiorno, dopodichè ha compilato il Mood and Food Consumption/Satisfaction Questionnaires. Questa per Virts è stata la prima sessione dello studio Astro Pallet. L’esperimento denominato Factors Contributing to Food Acceptability and Consumption, Mood and Stress on Long-Term Space Missions (Astro Palate) studia la relazione che intercorre tra le emozioni, l’umore, lo stress ed il mangiare nel corso di una missione nello spazio. Lo studio analizza le modalità per ridurre al minimo gli aspetti stressanti connessi all’azione di alimentarsi, in modo che le persone consumino più cibo e siano più soddisfatte. Inoltre, questo esperimento esamina se il cibo viene utilizzato come metodo per ridurre lo stress o per mitigare gli stati d’animo negativi nei membri di un equipaggio impegnato in una missione di lunga durata.
Emergency Hardware On-Board Training (OBT)
Oggi i nuovi membri dell’equipaggio hanno familiarizzato con le procedure di emergenza. Nel corso di queste operazioni hanno anche confermato la capacità di comunicare con i centri di controllo a Terra anche quando si indossano le maschere di emergenza. Durante questa sessione l’equipaggio ha ricevuto informazioni sulle attrezzature di supporto alle emergenze ed i luoghi dove reperirle, nonchè la posizione delle valvole da utilizzare durante le emergenze. La familiarizzazione è stata condotta dal Comandante Wilmore. Durante questa attività, l’equipaggio ha potuto verificare e constatare l’assenza di ostacoli lungo il percorso che conduce alle Sojuz, nel caso si dovesse procedere ad una evacuazione rapida della ISS.
Node 3 Carbon Dioxide Removal Assembly (CDRA) Procedure Review
Wilmore e Virts hanno ripassato le procedure previste per la rimozione e la pulizia dei CDRA desiccant/adsorbent beds. È stato evidenziato un incremento del differenziale di pressione nel flusso che attraversava il filtro del CDRA del Node 3. L’ultima pulizia dei filtri era stata effettuata lo scorso giugno. La riduzione del flusso d’aria è dovuta alla desquamazione del materiale assorbente (Zeolite) di cui sono costituiti i filtri (beds). L’obiettivo principale di questa settimana è quello di separare ogni desiccant/adsorbent bed, pulire la Zeolite, sostituire i filtri e poi riassemblare i beds.
Mobile Servicing System (MSS) Operations
Oggi i Robotics Ground Controllers hanno traslato il Mobile Transporter (MT) dal Worksite 4 (WS4) al WS6. Ciò è stato effettuato in preparazione dell’estrazione dello Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) dal Mobile Base System (MBS) Power Data Grapple Fixture 2 (PDGF2) per riporlo sul Lab PDGF il prossimo martedì.
2 dicembre
EXPRESS Rack (ER) Gateway Configuration
Virts ha configurato la connessione dei laptop di ER6, ER7 ed ER8 al Payload Ethernet Hub/Gateway (PEHG)-2, abilitando la funzionalità di desktop remoto. In questo modo gli specialisti a Terra saranno in grado di collegarsi da remoto ai laptop tramite il link in Ku-Band.
3D Printing in Zero G
Cristoforetti ha rimosso e stivato il campione 3D che è stato creato ieri. Poco dopo i Ground teams hanno avviato da remoto la stampa di un nuovo campione. L’esperimento denominato 3D Printing in Zero–G intende dimostrare e validare la capacità tecnologica di produrre oggetti in estrusione in un ambiente in microgravità.
Node 3 Carbon Dioxide Removal Assembly (CDRA) Bed Removal
Wilmore e Virts hanno eseguito il complesso e difficile compito di spostare il CDRA del Node 3 dalla propria posizione per riuscire ad estrarre i Desiccant/Sorbent Beds 201 and 202. La pulizia dei Beds è prevista per il mercoledì o giovedì di questa settimana. È stato evidenziato un incremento del differenziale di pressione nel flusso che attraversava il filtro del CDRA del Node 3. L’ultima pulizia dei filtri era stata effettuata lo scorso giugno. La riduzione del flusso d’aria è dovuta alla desquamazione del materiale assorbente (Zeolite) di cui sono costituiti i filtri (beds). L’obiettivo principale di questa settimana è quello di separare ogni desiccant/adsorbent bed, pulire la Zeolite, sostituire i filtri e poi riassemblare i beds.
Service Module Voltage/Current Stabilizer [CHT] Testing
Cristoforetti ha predisposto e configurato due Station Support Computers (SSC) e l’oscilloscopio USB necessario per la misurazione del flusso di corrente nei CHT. Samokutyaev ha aiutato Cristoforetti nell’identificazione dei cavi da testare e nella predisposizione dei cablaggi necessari ad effettuare le verifiche. L’obiettivo di queste attività è l’acquisizione e la valutazione dei flussi di corrente in input (ISS Primary Power 151-160VDC) ed in output (28VDC) di ciascun CHT nel corso di un periodo di analisi della durata di quattro giorni, facendoli lavorare in modi operativi differenti; “Current Regulation” and “Voltage Regulation”.
3 dicembre
Japanese Experiment Module Airlock (JEMAL)
Cristoforetti, coadiuvata dai Ground teams, ha pressurizzato JEMAL ed effettuato il controllo sulla presenza di perdite (leak check) in preparazione della rimozione del distributore Cyclops, attualmente prevista per il 17 dicembre.
Human Research Facility (HRF)
Virts ha raccolto campioni di sangue, mentre Cristoforetti ha raccolto campioni di sangue e saliva, per gli esperimenti riuniti sotto la definizione “Human Research”, ovvero Biochem Profile e Cardio Ox. Lo scopo di questo studio è la misurazione dei livelli dei biomarcatori presenti nel sangue e nelle urine prima, durante, e dopo il volo spaziale per metterli in relazione al rischio di sviluppare malattie quali l’aterosclerosi. Dodici astronauti hanno fornito campioni di sangue ed urina per l’analisi dei biomarcatori prima del lancio, 15 e 60 giorni dopo il lancio, 15 giorni prima di tornare sulla Terra ed infine pochi giorni dopo l’atterraggio. Agli stessi intervalli di tempo vengono effettuate ecografie della carotide e della arteria brachiale ma questi esami proseguono nei cinque anni successivi all’atterraggio, al fine di monitorare lo stato di salute dell’apparato cardiovascolare.
BIOLAB
Cristoforetti ha recuperato gli utensili necessari per intervenire sul TCU Silica Gel Bag Exchange. L’equipaggio ha successivamente effettuato la pulizia del Biolab Temperature Control Units (TCUs), ha sostituito il Biolab TCU Silica Gel Bag del TCU 1 e del TCU 2 ed installato una nuova unità Glove Box. Nel corso della giornata, l’equipaggio ha effettuato alcune verifiche sulla tenuta dei sigilli del nuovo Glove Box, ha esaminato lo stato delle ventole ed i parametri ambientali di pressione, temperatura ed umidità relativa. Questo lavoro è stato svolto in preparazione dell’esperimento Triplelux-B che verrà consegnato sulla ISS dalla missione SpaceX-5 attualmente prevista per il 18 dicembre.
[ndt : Una scatola a guanti (o Glove Box) è un contenitore sigillato appositamente progettato e costruito per manipolare strumenti e sostanze in un ambiente confinato, e completamente separato, da quello in cui si trova l’operatore. Guanti robusti e lunghi permettono all’operatore di effettuare le manipolazioni necessarie senza venire fisicamente in contatto con gli oggetti. Grazie a un apposito sistema di doppie guarnizioni è generalmente possibile sostituire i guanti mantenendo inalterato l’isolamento.]
Node 3 Carbon Dioxide Removal Assembly (CDRA) Bed Cleaning
Ieri sono stati rimossi con successo i Desiccant/Sorbent Beds 201 and 202. Oggi, Wilmore e Virts hanno aperto e separato la parte Desiccant da quella Sorbent di ciascun ogni CDRA Bed, in questo modo è stato possibile aspirare l’Adsorbent Dynamic Baffle Plate and Screen Retainer, pulire la valvola di ritegno del Desiccant Bed ed infine installare un nuovo filtro ed una nuova guarnizione sull’Adsorbent Cover. Completata questa attività, l’equipaggio ha potuto riassemblare quanto smontato e provvedere ad un controllo di tenuta, al fine di garantire che le nuove guarnizioni e le nuove valvole di ritegno funzionino correttamente. Desiccant/Sorbent Bed 201 ha superato positivamente il controllo delle perdite, mentre il Bed 202 ha evidenziato una perdita d’aria. Le attività in programma per domani si concentreranno sull’analisi del problema del Bed 202. Il CDRA del Lab funziona nominalmente nella rimozione del CO2 dall’atmosfera della ISS.
Mobile Servicing System (MSS) Operations
Ieri sera i Robotics Ground Controllers hanno alimentato MSS ed utilizzato lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) per estrarre lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) dal Mobile Base System (MBS) Power Data Grapple Fixture 2 (PDGF2), e posizionarlo nel Lab PDGF. Questa attività preparatoria è stata effettuata in vista della operazioni connesse all’arrivo del cargo della missione SpaceX-5.
4 dicembre
Microbiome
Cristoforetti ha raccolto alcuni campioni di saliva e compilato il questionario delle indagini Microbiome. Microbiome indaga gli impatti che i viaggi nello spazio possono arrecare al sistema immunitario ed ai microbi che vivono normalmente e costantemente sul corpo umano.
3D Printing in Zero-G
Cristoforetti ha rimosso e stivato i due campioni 3D stampati oggi. L’esperimento denominato 3D Printing in Zero–G intende dimostrare e validare la capacità tecnologica di produrre oggetti in estrusione in un ambiente in microgravità.
Skin-B
Cristoforetti ha effettuato la sua prima sessione di raccolta dati dell’esperimento Skin-B, utilizzando la sonda Tewameter per misurare la funzione di barriera della pelle, la Visioscan Camera per acquisire una serie di immagini della sua pelle e la sonda Corneometer per misurarne l’idratazione. Questa indagine, patrocinata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), permetterà di migliorare la comprensione sull’invecchiamento della pelle che nello spazio subisce una accelerazione. Lo studio potrà fornire anche utili indicazioni sul processo di invecchiamento degli organi coperti dal tessuto epiteliale e connettivo sottoposti alle sollecitazioni fisiche imposte dall’ambiente in microgravità. I dati dell’esperimento Skin-B potranno essere utilizzati per prevedere gli impatti sugli astronauti posti in condizioni ambientali ancora più impegnative durante le future missioni verso la Luna e Marte.
Node 3 Carbon Dioxide Removal Assembly (CDRA) Status
Virts e Wilmore hanno analizzato le cause della perdita di aria riscontrata ieri dopo aver riassemblato i Bed. La ricerca del problema ha permesso di individuare una guarnizione deformata, che è stata successivamente sostituita. Verrà avviata, nel corso della notte, una sessione, della durata di 24 ore, di verifica sulla presenza di eventuali perdite. L’equipaggio ha concluso in anticipo tutte le attività sul CDRA, completando in giornata anche tutte quelle pianificate per domani.
Service Module Voltage/Current Stabilizer [CHT] Testing
Samokutyaev ha proseguito le verifiche ai Service Module CHT. L’obiettivo di queste verifiche è l’acquisizione e la valutazione dei flussi di corrente in input (ISS Primary Power 151-160VDC) ed in output (28VDC) di ciascun CHT per un periodo di quattro giorni, facendoli lavorare in modi operativi differenti; “Current Regulation” and “Voltage Regulation”.
Fonte: NASA
Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.