Quando il prossimo 19 ottobre 2014 la cometa Siding Spring raggiungerà la minima distanza da Marte, spettatori privilegiati di questo straordinario evento astronomico saranno la flotta di sonde in orbita intorno al Pianeta Rosso e i rover che si trovano sulla sua superficie.
L’eccezionalità dell’evento è data soprattutto dalla distanza minima a cui la cometa si avvicinerà a Marte: circa 140.000 chilometri.
Per fare un paragone, è una distanza pari approssimativamente ad un terzo di quella che separa la Luna dalla Terra ed è anche un decimo della distanza minima dalla Terra del passaggio di qualsiasi cometa di si cui abbia notizia.
Al momento del passaggio nelle vicinanze di Marte, previsto per domenica 19 ottobre 2014 alle 18:27 GMT (20:27 ora italiana), la coda di Siding Spring si estenderà per circa 400.000 chilometri, pari a circa la distanza fra Terra e Luna, e la sua chioma sarà larga circa 200.000 chilometri.
La cometa Siding Spring è una cometa non periodica scoperta il 3 gennaio del 2013 (denominata come C/2013 A1 in quanto prima cometa non periodica scoperta nella prima quindicina di gennaio 2013) dall’astronomo Robert H. McNaught dall’osservatorio di Siding Spring in Australia.
Questa cometa giunge direttamente dalla nube di Oort, il grande serbatoio di nuclei cometari che circonda come una sfera il nostro sistema solare ad una distanza compresa fra 5.000 e 100.000 UA, attraversando le orbite dei pianeti interni con una traiettoria parabolica il cui perielio, ben aldilà dell’orbita terreste intorno al Sole, verrà raggiunto il prossimo 25 ottobre 2014.
Per la elevata distanza dal Sole e dalla Terra, la cometa Siding Spring si manterrà con una luminosità molto bassa, non superiore a +9,6 di magnitudine, invisibile ad occhio nudo ma soltanto con piccoli telescopi.
Sin dalle prime osservazioni la particolare traiettoria di Siding Spring ha destato l’attenzione degli astronomi e dei responsabili delle varie missioni in corso su Marte, per la ridotta distanza con cui passerà nelle vicinanze del Pianeta Rosso.
La preoccupazione maggiore da parte degli scienziati, per quanto riguarda le sonde in orbita intorno a Marte, deriva dal fatto che l’orbita di Siding Spring è retrograda rispetto al moto di Marte e pertanto la velocità relativa di avvicinamento della cometa rispetto al pianeta risulterà essere superiore ai 200.000 km/h (circa 56 km/s).
Questa è anche la velocità relativa con cui le particelle di polvere emesse dalla cometa, e che ne compongono la chioma e la coda, attraverseranno l’orbita di Marte, facendole diventare potenziali proiettili in grado di danneggiare le sonde che orbitano intorno ad esso.
Per questa ragione, i team di controllo delle missioni della NASA Mars Odissey Orbiter, Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) e Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN (MAVEN), hanno provveduto a pianificare nelle scorse settimane le opportune manovre per frapporre Marte fra la cometa e le suddette sonde al momento del passaggio ravvicinato di Siding Spring.
Secondo gli scienziati della NASA, il periodo di maggiore rischio per le sonde intorno a Marte avrà una durata di circa 20 minuti a partire da 90 minuti dopo il passaggio ravvicinato di Siding Spring.
Questo evento astronomico è però anche una eccezionale opportunità per osservare a distanza ravvicinata per mezzo di strumenti scientifici avanzati, come sono le sonde inviate in orbita intorno a Marte, la morfologia e dimensione del nucleo della cometa Siding Spring, insieme al suo moto di rotazione e all’attività di emissione di gas e polveri, ma anche la composizione dei gas della chioma e delle particelle di polvere che ne compongono la coda.
In particolare MAVEN, l’ultima arrivata delle fra le sonde dell’Agenzia Spaziale Americana, avrà la possibilità di osservare a distanza ravvicinata l’interazione con l’atmosfera marziana dei granelli di polvere e delle particelle cariche presenti nella chioma e nella coda della cometa.
Oltre alle tre sonde americane suddette, all’osservazione a distanza ravvicinata di Siding Spring parteciperanno anche la sonda Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) , in orbita intorno a Marte dal dicembre 2003, e la sonda Mars Orbiter Mission (MOM) dell’Agenzia Spaziale Indiana (ISRO) giunta in orbita marziana il 24 settembre 2014.
Anche i rover della NASA Opprtunity e Curiosity assisteranno al passaggio di Siding Spring dalla superficie del Pianeta Rosso, protetti dalla sottile atmosfera marziana dai potenziali danni dovuti alla polvere proveniente dalla cometa.
Il passaggio ravvicinato della cometa Siding Spring a Marte sarà seguito da molti telescopi sulla Terra, ma anche dai telescopi spaziali della NASA Hubble, Kepler, Swift, Spitzer, Chandra insieme alla sonda alla caccia di asteroidi Near-Earth Object Wide-field Infrared Survey Explorer (NEOWISE) e ai due satelliti impiegati all’osservazione del Sole, il Solar TErrestrial RElations Observatory (STEREO) e il Solar and Heliophysics Observatory (SOHO).
In questo filmato pubblicato sul canale YouTube del Jet Propulsion Laboratory della NASA, la preparazione dei team della NASA per il passaggio ravvicinato della cometa Siding Spring a Marte:
Fonti: Spacefligthnow.com, NASA.
Image Credit: NASA