Dopo quasi 2 anni di permanenza in orbita si è conclusa ieri, venerdi 17 ottobre , la terza missione OTV-3 (Orbital Test Vehicle) del mini-shuttle militare statunitense senza equipaggio, sviluppato dall’USAF e DARPA su un vecchio progetto NASA.
L’atterraggio era stato preannunciato già nei giorni scorsi quando lo spazio aereo intorno alla base veniva sistematicamente chiuso dalle 8 del mattino alle 16 del pomeriggio. Il touch-down è avvenuto alle 18:24 italiane sulla Runaway-12 della Vandenberg Air Force Base in California ad una velocità superiore ai 450 Km/h.
Secondo alcune testimonianze raccolte dai siti NasaSpaceFlight e SpaceFlightNow, l’approcio alla pista è parso molto silenzioso e con un’incidenza più ripida rispetto ai vecchi Space Shuttles e, date le piccole dimensioni ed il profilo aerodinamico del veicolo, non si è sentito alcun boom sonico. Inoltre non è stato possibile individuare l’X-37B ad occhio nudo fino a 15 secondi dal touch-down.
Il Comandante del 30° Space Wing dell’USAF, Col. Keith Balts, parlando anche a nome del Air Force Rapid Capabilities Office, il costruttore Boeing e di tutti i contractors impegnati nel programma, si è detto molto soddisfatto per il completamento della missione.
La missione era iniziata con il lancio tramite un Atlas 5 di ULA (United Launch Alliance) l’11 dicembre 2012 dalla Cape Canaveral AFB ed è quindi durata 675 giorni, superando di gran lunga le precedenti due missioni.
La OTV-1 (22 aprile, 3 dicembre 2010) durò 224 giorni, mentre la OTV-2 (5 marzo 2011, 16 giugno 2012) durò 469 giorni.
Oltre a stabilire il record di permanenza in orbita, questa terza missione è stata anche la prima a riutilizzare un X-37B, infatti lo spazioplano appena rientrato a terra aveva già volato nella missione inaugurale.
Caratteristica comune di tutte e tre le missioni è l’assoluta segretezza del carico e delle operazioni in orbita. Molti hanno però avanzato varie ipotesi sul fatto che l’X-37B serva per testare nuove tecnologie riguardanti i sistemi di sorveglianza, acquisizione dati di intelligence, comunicazioni, rilascio di piccoli satelliti e naturalmente la verifica di nuovi materiali per future missioni militari.
USAF e Boeing hanno già annunciato una quarta missione per il 2015 ed il trasferimento definitivo di tutte le strutture di preparazione ai voli presso gli OPF (Orbiter Processing Facility) 1 e 2 del Kennedy Space Center in Florida, dove per 30 anni sono stati preparati gli Shuttles. Boeing quindi sarà l’affittuaria di tutti e tre gli slot dell’OPF in quanto l’OPF 3 gli era già stato assegnato per l’assemblaggio e testing della futura capsula manned CST-100.
Il video dell’atterraggio rilasciato dall’USAF
Foto e video Credits: USAF.