Il primo nodo del sistema EDRS pronto al lancio

Il terminale di comunicazione laser di TESAT Spacecom è integrato nel satellite Eutelsat-9B negli stabilimenti di Airbus Defence and Space di Tolosa in Francia. Credits: Airbus Defence and Space
Il terminale di comunicazione laser di TESAT Spacecom è integrato nel satellite Eutelsat-9B negli stabilimenti di Airbus Defence and Space di Tolosa in Francia. Credits: Airbus Defence and Space

Il primo componente dell’autostrada dei dati europea ha superato quest’estate molti test critici che replicavano le severe condizioni del lancio e dello spazio che a breve dovrà sopportare.

La rete di trasmissione denominata European Data Relay System (EDRS) sarà composta da 2 nodi in orbita geostazionaria. Questi riceveranno i dati dai satelliti in orbita bassa tramite connessioni sia laser che radio e li ritrasmetteranno a terra. Il sistema sarà complementare alla rete esistente e assicurerà la disponibilità quasi in tempo reale delle informazioni per gli eventi critici dal punto di vista del tempo come il monitoraggio ambientale, la risposta a emergenze e le missioni di sicurezza.

Il satellite Eutelsat-9B/EDRS-A è assemblato negli stabilimenti di Airbus Defence and Space di Tolosa in Francia. Credits: Airbus Defence and Space

Il satellite Eutelsat-9B/EDRS-A è assemblato negli stabilimenti di Airbus Defence and Space di Tolosa in Francia.
Credits: Airbus Defence and Space

Oltre alla tecnologia sofisticata, l’elettronica di bordo dovrà anche essere sufficientemente robusta per sopportare gli stress del lancio e della vita operativa nello spazio.

Il primo elemento, denominato EDRS-A, è costituito da 3 strumenti ospitati sul satellite Eutelsat-9B che dovrebbe essere lanciato il prossimo anno:

  • il primo strumento è un terminal laser (nella foto di apertura) capace di ricevere 1.8 Gbit/s di dati da un satellite distante fino a 45.000 Km.
  • il secondo è un terminale radio capace di 300 Mbit/s, un grande passo avanti rispetto ai sistemi attuali
  • il terzo infine è un “opportunity paylaod” finanziato dall’agenzia spaziale italiana ASI che opererà indipendentemente dal sistema EDRS fornendo servizi braodcast all’Italia.

I test si sono svolti in Francia a Tolosa presso le installazioni di Airbus Defence and Space che è il primo appaltatore del satellite Eutelsat-9B.

Il satellite Eutelsat-9B/EDRS-A allinterno della camera thermal-vacuum negli stabilimenti di Airbus Defence and Space di Tolosa in Francia. Credits: Airbus Defence and Space

Il satellite Eutelsat-9B/EDRS-A allinterno della camera thermal-vacuum negli stabilimenti di Airbus Defence and Space di Tolosa in Francia.
Credits: Airbus Defence and Space

Dopo il collegamento dei suoi due principali moduli, il satellite e i carichi che ospita hanno affrontato nel mese di luglio il test nella camera thermal vacuum che dura circa un mese; il test successivo è stato quello delle vibrazioni volto a testare la loro resistenza agli scossoni del lancio; quindi è stata la volta del passaggio nella camera dei test acustici. Tutto è andato per il meglio e satellite e strumenti sono usciti illesi da tutti questi test. Adesso si è passati al test finale relativo alle radio frequenze al termine del quale verranno installati i pannelli solari e le antenne che segneranno l’inizio della preparazione per il lancio.

La tedesca TESAT Spacecom è il primo appaltatore degli strumenti del sistema EDRS e fornisce anche i terminal laser sui 4 satelliti per osservazione della Terra in orbita bassa Sentinel-1 e Sentinel-2. Questi satelliti, che fanno parte del programma europeo Copernico, ridurranno il ritardo di trasmissione a terra dei propri dati grazie alla grande flessibilità del nuovo servizio.

La SpaceDataHighway EDRS è un sistema di trasmissione dati gestito commercialmente come una partnership pubblico-privato tra ESA e Airbus Defence And Space che in qualità di primo appaltatore costruirà e cofinanzierà l’infrastruttura, così come fornirà i servizi di trasmissione dati a ESA e ai clienti nel mondo.

Come detto il sistema sarà composto da 2 nodi in orbita geostazionaria con EDRS-A a 9° Est e a 31° Est EDRS-C che dovrebbe essere ospitato su un satellite in corso di sviluppo basato sulla piattaforma SmallGEO della società tedesca OHB System AG di Brema. Questi 2 nodi si occuperanno di assicurare in ogni momento le comunicazioni tra satelliti in orbita bassa o mezzi terrestri/aerei/marini e le stazioni di terra allo stesso modo del Tracking and Data Relay Satellite (TDRS) americano che è stato sviluppato per gli stessi scopi: aver connessione in tempo reale con mezzi in qualunque parte dell’orbita senza dover ricorrere a stazioni di terra dislocate fuori dai confini nazionali con conseguenti problemi di sicurezza e potenziali cadute del segnale per problemi politici in loco. Analogamente a quello americano il sistema europeo per avere una copertura così globale avrà bisogno di altri satelliti da posizionare in orbita geostazionaria e infatti ESA e Airbus Defence and Space stanno già lavorando a un”estensione del programma denominata Globnet.

ESA guida il progetto a nome degli stati membri come parte del programma Ricerca Avanzata nei Sistemi di Telecomunicazione.

Fonte: ESA

Nella foto di apertura il terminale di comunicazione laser di TESAT Spacecom è integrato nel satellite Eutelsat-9B negli stabilimenti di Airbus Defence and Space di Tolosa in Francia.

Credits: Airbus Defence and Space

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Rudy Bidoggia

Appassionato di spazio e di tutto ciò che è scienza dalla tenera età, scrive dal 2012 per AstronautiNews. Lavora come tecnico informatico presso un'azienda metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia.