A 9 mesi dall’ultima missione, International Launch Services dovrebbe tornare nello spazio con un razzo Proton entro il mese di novembre, portando in orbita un satellite Astra 2G per conto di SES. Si tratterà del quattrocentesimo volo sin dal debutto del Proton nel 1965.
La compagnia americana aveva sospeso i voli dopo il fallito lancio di maggio. Da allora il governo russo aveva richiesto la precedenza per i propri lanci militari e civili, facendo ritardare quelli commerciali che ILS gestisce.
Altri due voli del Proton sarebbero previsti entro dicembre, ma non è dato sapere se si tratti di lanci commerciali in quota ILS oppure di missioni russe gestite direttamente dal Khrunichev State Research and Production Space Center.
Recentemente ILS ha dovuto ridurre il proprio personale del 25% a causa del ridotto numero di voli, che si attesta su 3-4 contro i 7-8 annualmente previsti.
Dall’incidente di maggio il vettore Proton unito allo stadio superiore Breeze M ha effettuato due missioni coronate da successo, mentre negli ultimi 6 anni ben 5 lanci gestiti dai russi hanno avuto problemi tali da provocare la perdita del carico pagante o la sua immissione in una orbita errata.
Per contro, nello stesso periodo, ILS ha avuto un solo problema significativo, ed in quel caso è stato possibile portare il satellite nell’orbita corretta impiegando i suoi motori.
Secondo alcuni dirigenti di ILS, la differenza di prestazioni andrebbe ricercata nelle attività supplementari di controllo che l’azienda americana offre ai suoi clienti commerciali, in modo da incrementare le probabilità di successo.