Il Center for the Advancement of Science in Space (CASIS) ha deciso di finanziare il progetto della Intuitive Machines per la realizzazione del Terrestrial Return Vehicle (TRV), un sistema automatico per far rientrare piccoli carichi dalla ISS verso la Terra in tempi rapidissimi.
I tempi di rientro sono spesso un forte vincolo per la realizzazione di esperimenti sulla ISS, dovendo oggi attendere che un veicolo di rifornimento debba rientrare verso la terra per poter far arrivare materiale o campioni dalla ISS.
Questa possibilità è inoltre vincolata a un paio di opportunità all’anno, decisamente poche per le potenzialità di ricerca della ISS oltre ad essere un vincolo estremamente forte per la necessità di pianificare perfettamente un programma di ricerca, magari lungo mesi, ad una data precisa e con fortissimo anticipo.
Con il sistema studiato dalla Intuitive Machines il problema sarà pressoché risolto, in quanto il piccolo velivolo di rientro potrà essere lanciato dalla ISS su necessità dei singoli esperimenti, e con tempi di preavviso strettissimi, permettendo agli scienziati di avere l’esperimento dalla ISS ai propri laboratori nell’arco di 24h.
Il primo volo del TRV è attualmente previsto per il 2016 e le operazioni di lancio si svolgeranno dapprima con la preparazione del velivolo all’interno della ISS con il carico del payload. Successivamente attraverso l’airlock del JEM, il laboratorio Giapponese, il TRV verrà portato all’esterno in maniera automatica e prelevato dal braccio robotico dello stesso laboratorio. Una volta raggiunto l’assetto richiesto e la zona di lancio prevista, il TRV verrà rilasciato e al momento richiesto verrà svolta in automatico l’accensione di rientro, concludendo il volo con una planata del TRV vincolato ad una vela pilotabile.
Intuitive Machines sarà responsabile di tutta la progettazione e certificazione del TRV, mentre il CASIS gestirà l’integrazione con i vari lanciatori e mezzi di rifornimento per l’arrivo sulla ISS, oltre alle operazioni in orbita.
Il piccolo velivolo avrà un proprio sistema di guida e navigazione oltre ad un piccolo sistema propulsivo per effettuare il rientro.
La capacità di volo planato, con una discreta efficienza, permetterà un range superiore per il sito di atterraggio oltre a carichi di rientro molto bassi rispetto a piccole capsule proposte in passato per il medesimo utilizzo.
Fonte: Intuitive Machines / NASA