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Curiosity arriva a Mount Sharp

Il rover marziano della NASA Curiosity ha raggiunto il Mount Sharp, un monte delle dimensioni paragonabili a quelle del Mount Rainier situato nello stato di Washington negli USA (alto quasi 4400 m), al centro dell’enorme Gale Crater e destinazione primaria della sua missione a lungo termine.

“Curiosity inizierà ora un nuovo capitolo della sua già stupefacente introduzione a questo nuovo mondo,” ha dichiarato Jim Green, direttore della Planetary Science Division presso il quartier generale della NASA di Washington. “Dopo lo storico ed innovativo atterraggio e diverse scoperte scientifiche, la sequela esplorativa è ora di fronte a noi.”

La scalata di Curiosity inizierà con un esame dei versanti più bassi della montagna, passando nei pressi di un affioramento chiamato Parhump Hills, anziché continuare dal punto di ingresso pianificato in precedenza denominato Murray Buttes. Entrambi questi punti di ingresso giacciono lungo un confine in cui lo strato meridionale di base della montagna incontra i depositi del piano del cratere precipitati dal bordo settentrionale del cratere.

“È stato un viaggio lungo ma storico verso questa montagna marziana, “ha dichiarato il Curiosity Project Scientist, John Grotzinger del California Institute of Technology di Pasadena. “La natura del terreno delle Pahrump Hills e della zona limitrofa, è un posto migliore da studiare rispetto a quello delle Murray Buttes. “

La decisione di salire la collina presto, anziché continuare verso le Murray Buttes, risiede anche nella migliore comprensione della geografia della regione ottenuta dagli esami effettuati dal rover su diversi affioramenti durante l’anno passato. Attualmente Curiosity è posizionato alla base della montagna lungo una pallida e distinta formazione geologica chiamata Murray Formation. Comparata al vicino terreno del fondo del cratere, la roccia della Murray Formation è più tenera e non presenta le classiche cicatrici da impatto. Come osservato dall’orbita, essa non è così stratificata come lo sono altre zone del Mount Sharp.

Curiosity ha svolto il suo primo studio ravvicinato lo scorso mese, su due affioramenti della Murray Formation ed entrambi hanno rivelato notevoli differenze rispetto al terreno esplorato da Curiosity durante lo scorso anno. Il primo affioramento, battezzato Bonanza King, è risultato troppo instabile per essere trivellato, ma è stato esaminato dagli strumenti del rover risultando avere un elevato contenuto di silice. La seconda formazione, esaminata con la Mast Camera per telefoto del rover, ha rivelato una superficie lamellare a grana fine con delle venature composte da solfati.

Nonostante alcune di queste differenze nel terreno non sono apparenti nelle osservazioni effettuate dagli orbiters marziani della NASA, il team del rover continua comunque a fare un massiccio affidamento sulle immagini scattate dal Mars Reconaissance Orbiter (MRO) dell’agenzia spaziale americana, per pianificare le rotte degli spostamenti di Curiosity e per studiare le varie zone da esplorare.

Per esempio, le immagini di MRO hanno aiutato il team del rover a localizzare degli altipiani elevati ad una quota di circa 18 metri, in un’area di terreno poco al di là delle Pahrump Hills, che rivelano un esposizione della Murray Formation verso la salita ed in direzione sud. Il team prevede di utilizzare la trivella di Curiosity per ottenere un campione da questo sito da far analizzare agli strumenti del laboratorio del rover. Il sito giace all’estremità meridionale di una valle nella quale Curiosity entrerà in questi giorni da nord.

Benché questa valle abbia un fondo sabbioso della lunghezza di due campi da football, il team si attende che il tragitto sia più facile di quello della Hidden Valley, dove il particolare terreno sabbioso impediva alle ruote di Curiosity un funzionamento agevole.

Curiosity ha raggiunto la sua posizione attuale dopo che agli inizi di quest’anno la sua rotta era stata modificata per limitare l’eccessiva usura delle sue ruote. Verso la fine del 2013, il team di gestione del rover aveva realizzato che una zona di terreno marziano disseminato di rocce taglienti e semi insabbiate, stava tempestando di buchi quattro delle sei ruote del rover. Questo danno ha accelerato il tasso di usura previsto inizialmente dal team. In risposta, è stato deciso di variare la rotta di Curiosity verso un terreno più tenero, portandolo ulteriormente in direzione sud, verso la base del Mount Sharp.

“Il problema con le ruote ha contribuito a mandare il rover a sud prima del previsto, ma non è stato un fattore determinante nella decisione scientifica di incominciare l’ascesa qui, piuttosto che continuare prima verso le Murray Buttes,” ha spiegato Jennifer Trosper, Curiosity Deputy Project Manager presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA di Pasadena, California. “Stiamo guidando duramente da diversi mesi per raggiungere il punto di ingresso per il Mount Sharp,” ha continuato Trosper. “Ora che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, aggiusteremo il nostro stile di guida passando da una priorità alla guida in sé e per sé, ad una priorità prettamente scientifica per favorire le indagini necessarie su ogni strato della montagna.”

Dopo essere atterrato all’interno del Gale Crater nell’Agosto del 2012, Curiosity ha raggiunto durante il suo primo anno di attività il principale obiettivo scientifico della missione nel determinare se Marte abbia mai offerto le condizioni ambientali favorevoli alla vita microbica. Le rocce sedimentarie argillose situate sul fondo del cratere, in un’area denominata Yellowknife Bay, hanno fornito le prove dell’esistenza di un ambiente riferibile al fondale di un lago esistito miliardi di anni fa, che disponeva di acqua fresca , di tutti gli ingredienti elementari per la vita e di una fonte di energia chimica per i microbi.

Il Mars Science Laboratory Project della NASA continua ad utilizzare Curiosity per valutare l’esistenza di antichi ambienti abitabili e per determinare i principali cambiamenti nelle condizioni ambientali del Pianeta Rosso. Le destinazioni relative al Mount Sharp, offrono una serie di strati geologici che hanno registrato i diversi capitoli dell’evoluzione ambientale di Marte.

Il Mars Exploration Rover Project è un elemento che fa parte dei preparativi in corso alla NASA per una missione umana sul Pianeta Rosso negli anni’ 30. Il JPL ha costruito Curiosity e gestisce questa missione assieme a quella del Mars Reconaissance Orbiter per lo Science Mission Directorate della NASA di Washington.

 

 

 

L’immagine in evidenza mostra il vecchio ed il nuovo percorso del rover marziano Curiosity della NASA ed è composta da strisce a colori prese dal High Resolution Imaging Science Experiment, o HiRISE, del Mars Reconnaissance Orbiter. Questa nuova rotta favorisce un eccellente accesso alle varie caratteristiche della Murray Formation.
Image Credit:
NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona

 

Fonte: NASA

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