Nuove prove per il Dream Chaser in autunno
Sierra Nevada Corporation ha programmato per il prossimo autunno una nuova serie di test di planata e atterraggio utilizzando il Dream Chaser in versione Engineering Test Article (ETA).
La compagnia è in diretta competizione con SpaceX e Boeing per aggiudicarsi il contratto che prevede il trasporto di astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale nell’ambito degli accordi Commercial Crew Program (CCP) di NASA.
Il Dream Chaser si trova al 90% del processo di certificazione, lo sviluppo è entrato nella fase della Critical Design Review (CDR): al momento sono stati completati nove sottosistemi del veicolo e sono state superate circa 30 milestone del programma Commercial Crew integrated Capability (CCiCap). Sierra Nevada Corporation ha inoltre inviato a NASA tutta la documentazione del processo di certificazione svolto fino ad ora ottenendo un giudizio favorevole e una proroga della scadenza per il completamento delle restanti milestone.
Sierra Nevada fa inoltre sapere che al momento sono in fase di assemblaggio le strutture per due Orbital Test Vehicle (OTV) negli stabilimenti Lockheed Martin nei pressi di New Orleans. L’assemblaggio finale dovrebbe avvenire negli stabilimenti Lockheed di Fort Worth nel tardo 2015. Il lancio inaugurale senza equipaggio rimane al momento previsto per novembre 2016 a bordo di un Atlas V.
Per completare il processo di certificazione tuttavia sarà necessario svolgere due voli senza equipaggio, pertanto il primo volo abitato dovrebbe decollare nel 2017.
Il primo test di volo, eseguito il 26 ottobre 2013, ha fornito ottimi risultati nonostante ci sia stato un problema con il veicolo in fase di atterraggio in seguito alla mancata estrazione di una delle gambe di atterraggio principali. Indagini successive hanno permesso di stabilire che l’incidente era stato causato da una contaminazione del fluido idraulico utilizzato nell’impianto.
Durante la prossima campagna di test, che si svolgerà alla Edwards AFB, in California, verranno eseguiti tra i due e i cinque voli di prova, un paio potrebbero avere equipaggio a bordo, come risultato si potrà migliorare di volta in volta il veicolo utilizzando nelle simulazioni anche il software di navigazione orbitale. La sessione di test potrebbe durare tra i sei e i nove mesi.
Sierra Nevada ha inoltre recentemente stretto numerosi accordi con università, centri NASA ed enti altri enti non solo negli Stati Uniti, ma anche con partner inernazionali tra cui JAXA, ESA e DLR per poter realizzare progetti e analizzare le potenzialità dell’uso del Dream Chaser nelle missioni di esplorazione e in LEO.
Fonte: Aviation Week.
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