Dopo diversi ritardi e false partenze, sei satelliti Orbcomm di seconda generazione (OG2) sono finalmente in orbita grazie al lancio, avvenuto lunedì 14 luglio, su un Falcon 9 v1.1 della SpaceX.
Il lanciatore Falcon 9 è partito dalla rampa SLC-40 della base di Cape Canaveral, in Florida, alle ore 11:15 locali (17:15 in Italia). I sei satelliti messi in orbita rappresentano i primi di una nuova generazione di satelliti per telecomunicazioni dalla società Orbcomm, che già gestisce una costellazione di una trentina di satelliti della prima generazione, OG1. Tutti e sei i satelliti hanno raggiunto l’orbita prevista.
Anche in questo lancio è stato testato il sistema di rientro ed atterraggio del primo stadio del lanciatore, che potrà, in futuro, rendere riutilizzabile il Falcon 9. Secondo gli aggiornamenti via Twitter del fondatore e CEO di SpaceX, Elon Musk, dopo aver concluso la propria spinta iniziale ed essersi separato dal resto del Falcon 9, il primo stadio ha acceso nuovamente tre dei suoi nove propulsori, rientrando in atmosfera in maniera controllata. Anche l’atterraggio nell’Oceano Atlantico sembra sia avvenuto correttamente, anche se il primo stadio non è sopravvissuto all’impatto con l’acqua. Resta ancora da stabilire se il cedimento strutturale sia avvenuto durante l’atterraggio o se, dopo essere atterrato galleggiando in verticale, il primo stadio si sia successivamente ribaltato e poi distrutto.
Nonostante i ritardi subiti da questa missione, il lancio di oggi rappresenta il decimo lancio consecutivo avvenuto con successo per il Falcon 9. Questo successo arriva a pochi giorni di distanza dalla notizia che l’US Air Force ha concesso la certificazione al lanciatore per poter competere nei contratti del programma EELV (Evolved Expendable Launch Vehicle), con cui l’aeronautica americana appalta i lanci militari.
I prossimi due lanci del Falcon 9 dovrebbero avvenire entro agosto, entrambi per mettere in orbita satelliti per l’azienda di Hong Kong, AsiaSat, prima del nuovo lancio di rifornimento verso la stazione spaziale internazionale (CRS-04) previsto a settembre. Prima della fine dell’anno sarà poi nuovamente il turno della Orbcomm, con il Falcon 9 che dovrebbe portare in orbita ben 11 satelliti OG2 che andranno ad integrare la nuova costellazione.