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La NASA si prepara all’incontro con la cometa “marziana”

L’ente spaziale americano sta predisponendo le opportune misure cautelative al fine di proteggere i propri orbiters marziani, mantenendo al tempo stesso le opportunità di raccogliere dati scientifici util, mentre la cometa C/2013 Siding Spring si sta avvicinando al Pianeta Rosso, il cui flyby è previsto per il 19 Ottobre.

Il nucleo cometario sfiorerà Marte ad una distanza di 132.000 km, spargendo materiale proiettato dalla sue superficie mentre sfreccia ad una velocità di 56 km/s, rispetto a Marte e alle sonde che orbitano attorno al pianeta. A questa velocità anche la più piccola particella, delle dimensioni stimate di appena mezzo millimetro, potrebbe causare un danno importante ad un qualsiasi veicolo spaziale.

Attualmente la NASA sta gestendo due sonde in orbita attorno a Marte, con una terza in viaggio, il cui arrivo a destinazione è fissato ad appena un mese prima del flyby della cometa. I teams che hanno in carico le operazioni degli orbiters, intendono avere tutti gli spacecraft posizionati sul lato opposto del Pianeta Rosso, quando avverrà l’incontro ravvicinato.

“Tre teams di esperti hanno ideato dei modelli di questa cometa per la NASA ed hanno fornito delle previsioni per il suo flyby di Marte,” ha spiegato Rich Zurek, scienziato capo del Mars Exploration Program presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, di Pasadena, California. “Il pericolo non risiede nella probabilità di un impatto del nucleo cometario, ma nella coda di detriti che esso proietterà dietro di sé. Utilizzando i vincoli forniti dalle osservazioni effettuate dalla Terra, i risultati dei modelli indicano ad ogni modo che il pericolo non è grande come anticipato all’inizio. Marte si troverà ai margini della nube di detriti, quindi potrebbe soltanto incontrare delle particelle della coda, ma potrebbe anche non incontrarle.”
I tre teams sono stati guidati da ricercatori dell’University of Maryland in College Park, del Planetary Science Institute di Tucson, Arizona e del JPL.

Nel corso degli eventi del giorno del flyby, la più piccola distanza fra il nucleo della Siding Spring e Marte sarà meno di un decimo della distanza di qualsiasi altro flyby cometario avvenuto con la Terra che si conosca. Il periodo di maggior rischio per gli orbiters inizierà circa 90 minuti dopo l’incontro ravvicinato e durerà circa 20 minuti, quando Marte si avvicinerà al centro della coda di polveri cometarie che si staranno espandendo dal nucleo.

Il Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA ha effettuato una manovra di aggiustamento orbitale lo scorso 2 Luglio, nell’ambito del processo di riposizionamento dello spacecraft per l’evento del 19 Ottobre. Una manovra addizionale è pianificata per il 27 Agosto. Il team che guida Mars Odyssey sempre della NASA, sta pianificando una manovra similare per il 5 Agosto, in modo da collocare la sonda al posto giusto al momento giusto.

La sonda statunitense Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN) è in viaggio verso il Pianeta Rosso ed entrerà nella sua orbita il 21 Settembre. Il suo team di controllo sta pianificando di condurre una manovra precauzionale il 9 Ottobre, prima di dare inizio alla fase scientifica principale agli inizi di Novembre.

I giorni precedenti e seguenti al flyby, la NASA studierà la cometa in base a quanto vicino a Marte essa giungerà. I ricercatori prevedono di usare diversi strumenti delle sonde marziane per studiarne il nucleo, la chioma che lo avvolgerà e la coda, oltre ai possibili effetti sull’atmosfera marziana. Questa particolare cometa non è mai entrata prima nel sistema solare interno, per questo motivo si ritiene che possa rappresentare una fonte di prove fresche relative ai suoi primissimi giorni.

MAVEN studierà i gas provenienti dal nucleo cometario che formeranno la sua coda, mentre esso si riscalderà avvicinandosi al Sole. La sonda inoltre tenterà di osservare gli eventuali effetti che il flyby cometario potrà scatenare nell’atmosfera superiore del Pianeta Rosso, studiando quindi la cometa mentre viaggia attraverso il vento solare.

Odyssey studierà le proprietà termiche e spettrali della chioma e della coda della cometa, MRO monitorerà l’atmosfera marziana alla ricerca di suoi possibili incrementi di temperatura e di eventuali formazioni di nubi, oltre che di variazioni nelle densità elettronica a quote elevate.
Il team di MRO pianifica inoltre di studiare i gas provenienti dalla chioma cometaria ed assieme alle altre osservazioni effettuate dalle varie strumentazioni della sonda, sarà in grado di ottenere in anticipo delle viste dettagliate del nucleo rivelandone il suo rateo di rotazione nonché le sue caratteristiche superficiali.

L’atmosfera marziana, benché molto più sottile di quella terrestre, è sufficientemente spessa da permettere alla NASA di non prevedere alcun pericolo per i rovers Opportunity e Curiosity situati sulla superficie del pianeta; anche se delle particelle di polvere prevenienti dalla cometa dovessero colpire l’atmosfera marziana formando le meteore. Le fotocamere dei rover possono essere usate per osservare la cometa prima del flyby, e per monitorare l’atmosfera alla ricerca di meteore mentre la coda di polveri della cometa è al punto di minor distanza dal pianeta.

La cometa C/2013 A1 Siding Spring è una cometa non periodica che è stata scoperta il 3 Gennaio 2013 da Robert H. McNaught presso l’osservatorio di Siding Spring, nei pressi di Coonabarabran, nel New South Wales, in Australia.

Questa infografica descrive l’orbita della cometa C/2013 A1 Siding Spring mentre fa rotta verso il sole. Il 19 Ottobre la cometa passerà molto vicino a Marte. Il suo nucleo sfiorerà il Pianeta Rosso passando ad una distanza di circa 132.000 km.
Image Credit:
NASA/JPL-Caltech

Fonti: NASA, Wikipedia

Nell’immagine in evidenza, la cometa C/2013 A1 Side Spring ripresa dal telescopio spaziale Hubble l’11 Marzo 2014 (C) NASA-ESA –  J.-Y. Li (Planetary Science Institute)

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