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L-139: Micro-5: osservare una malattia infettiva nello spazio

Samantha Cristoforetti si addestra al JSC all'esperimento Micro-5 sulle malattie infettive. Credit: Samantha Cristoforetti

Samantha Cristoforetti si addestra al JSC all'esperimento Micro-5 sulle malattie infettive. Credit: Samantha Cristoforetti

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Johnson Space Center (Houston, USA), 8 luglio 2014—Ieri Terry, Anton e io abbiamo passato la mattina in una simulazione di operazioni di routine di 5 ore, in cui abbiamo avuto l’opportunità di fare pratica con le attività giornaliere come i compiti di manutenzione, il trasferimento dell’urina, le operazioni cargo. In passato ho parlato di questi tipi di attività di addestramento, per esempio in questa nota del diario.

Nel pomeriggio sono stata addestrata all’esperimento Micro-5, che richiederà molte attività dell’equipaggio nella Microgravity Science Glovebox (MSG). [scatola a guanti per la scienza in microgravità—N.d.T.] Questa è un volume sigillato con guanti integrati in cui potete manipolare sostanze tossiche o campioni viventi senza timore di contaminare la Stazione. In realtà, come potete vedere nella foto, nella sua ultima versione non dovete usare gli ingombranti guanti di gomma, ma potete invece utilizzare i normali guanti da laboratorio: il sigillo si trova intorno al polso.

Lo scopo di Mirco-5 è studiare lo sviluppo di una malattia infettiva nello spazio. Sfortunatamente, è stato osservato che il volo spaziale induce sia un indebolimento del sistema immunitario delle creature viventi, sia un aumento della virulenza dei patogeni. Sebbene entrambi questi fenomeni siano stati studiati separatamente, Micro-5 li studierà entrambi osservando lo sviluppo della malattia nei minuscoli “vermi” (Caenorhabditis elegans) che saranno infettati con i batteri Salmonella in volo.

Addestrarsi a questo esperimento è stato molto divertente. Gestire tutte quelle colture viventi, mescolarle, separarle, prendersi cura della sterilità, prelevare attentamente dei campioni… tutto questo nel peculiare ambiente della MSG mi ha realmente fatta sentire come una scienziata. Naturalmente, ho eseguito la sequenza solo una volta. In volo, dovrò farlo dozzine di volte. Ma hey, come dicono… il progresso scientifico è per l’1% ispirazione e per il 99% sudore!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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