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Spento il telescopio spaziale CoRoT per la ricerca di esopianeti

L'integrazione del telescopio spaziale CoRoT. Credit: Blue straggler, CC BY SA 3.0

L'integrazione del telescopio spaziale CoRoT. Credit: Blue straggler, CC BY SA 3.0

Il 17 giugno 2014 il centro spaziale del CNES di Tolosa, in Francia, ha trasmesso via radio l’ultimo comando al telescopio orbitante CoRoT. L’operazione ha concluso le attività di sperimentazione ingegneristica e disattivazione del satellite iniziate nell’estate del 2013 dopo che, nel novembre del 2012, l’ambiente di radiazione dello spazio aveva danneggiato irreparabilmente la strumentazione di bordo.

CoRoT (Convection Rotation and planetary Transits) è una missione dell’agenzia spaziale francese CNES in collaborazione con diversi partner, fra cui l’Agenzia Spaziale Europea. È stato il primo osservatorio spaziale per la ricerca di pianeti extrasolari con il metodo dei transiti, progettato inoltre per ricerche di eliosismologia.

Il veicolo era dotato di un telescopio da 27 cm di diametro per la rilevazione di esopianeti attraverso l’osservazione fotometrica dei transiti di questi oggetti davanti alle loro stelle lungo la linea di vista.

Lanciato nel 2006, il periodo operativo dell’osservatorio orbitante venne esteso fino al 2013 dopo il completamento della missione primaria di due anni e mezzo. Nel novembre del 2012 la strumentazione elettronica di bordo subì un’avaria causata dalle radiazioni. Il mancato successo dei tentativi di recupero della funzionalità del satellite portò alla decisione di disattivarlo.

Fonte: Spaceflight Now

Foto credit: Blue straggler, CC BY SA 3.0

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