IXV, una missione a forte contributo italiano
La nave e l’equipaggio preposti al recupero del veicolo automatico europeo IXV, hanno eseguito proprio in questi giorni una prova pratica al largo delle coste della Toscana.
L’obiettivo era di recuperare un prototipo del Veicolo Sperimentale Suborbitale Intermedio o IXV (Intermediate eXperimental Vehicle), lo stesso che lo scorso anno al largo della costa orientale della Sardegna fu oggetto di un test di ammaraggio.
Una gru ha rilasciato nell’acqua il veicolo, del peso di due tonnellate, per permettere all’equipaggio di fare pratica delle difficili manovre che dovranno eseguire più avanti quest’anno, quando il vero IXV cadrà nelle acque dell’Oceano Pacifico.
L’esercitazione ha anche permesso di provare un ammaraggio a testa in sù del veicolo. Mentre il prototipo veniva caricato con attenzione a bordo e riposto nel proprio contenitore, l’equipaggio della compagnia italiana NERI era al comando della nave di recupero Nos Aries.
Il prototipo dell’IXV verrà ora trasportato al Centro Tecnico dell’ESA, l’ESTEC, in Olanda, dove sarà esposto al pubblico.
IXV sarà lanciato quest’anno dallo spazio porto europeo di Kourou a bordo del lanciatore ESA Vega, e proverà le tecnologie ed i sistemi per i futuri veicoli europei di rientro automatico nell’atmosfera.
Il volo sperimentale terminerà con la trasmissione dei dati, da parte del veicolo IXV, prima dell’ammaraggio in una zona remota del Pacifico, dove l’equipaggio della Nos Aries sarà pronto a recuperarlo.
IXV è un programma ESA fortemente supportato dall’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, con la partecipazione di sette Stati Membri dell’ESA. Come Vega, che lo metterà in orbita, il programma IXV è a maggioranza italiana ed è stato costruito dalla Thales Alenia Space Italia, capocommessa, con il sostegno di partner europei.
Fonte: ESA
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