Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Star City (Mosca, Russia), 1 maggio 2014—Terry, Anton e io ci siamo lasciati alle spalle un altro paio d’esami nell’ultimo paio di giorni.
Martedì abbiamo passato i nostri esami di teoria sul programma di volo—sia sulla Sojuz che sul segmento russo. Quello sulla Sojuz è stato molto interessante, perché ci sono sempre occasioni per imparare qualche piccolo dettaglio dalle persone che controllano il volo dal Centro di Controllo di Missione di Mosca.
Ieri abbiamo sostenuto i nostri esami sul rendezvous manuale—è dove Anton deve mostrare le sue abilità nel pilotare un avvicinamento manuale da circa 2-3 km di distanza dalla ISS al mantenimento della posizione a 50-100 metri dal portello di attracco, mentre io vado nel modulo orbitale e uso un telemetro laser attraverso un finestrino rivolto in avanti per fornirgli misure di distanza e velocità.
Questa situazione è prevista nel nostro profilo di due giorni dal lancio all’attracco, non nel profilo di 6 ore attualmente nominale. La ragione è che nel profilo più breve non c’è tempo prima dell’inizio delle accensioni per il rendezvous di preparare il telemetro laser nel modulo orbitale. Se dovesse verificarsi un guasto quando siamo ancora ad alcuni km di distanza dalla Stazione, interromperemmo l’avvicinamento e indagheremmo il problema con il controllo a terra.
Nel profilo di due giorni, invece, dopo le prime due manovre di innalzamento dell’orbita facciamo una pausa, ci trasferiamo nel modulo orbitale e abbiamo il tempo di preparare il telemetro laser, in modo che sia pronto due giorni dopo quando pilotiamo realmente il nostro avvicinamento alla ISS.
Oggi è una grande festività qui in Russia, come in molte altre parti del mondo. Se la celebrate, Buon 1° Maggio a voi. Qui a Star City siamo liberi fino a lunedì, ma con il grosso esame Sojuz di un giorno intero in arrivo martedì prossimo, ci sarà certamente molto studio in corso!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.