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La Progress M-21M testa nuovamente il sistema Kurs-NA

Progress M-21M

La scorsa settimana la Progress M-21M ha eseguito una manovra di riattracco alla ISS per provare il sistema automatico di docking Kurs-NA che aveva dato qualche problema durante il primo approccio della navetta cargo russa lo scorso novembre. In quella occasione Oleg Kotov aveva dovuto prendere il controllo manuale della Progress per eseguire la manovra di attracco.

Diversamente dal consueto la Progress M-21M, dopo il decollo dal cosmodromo di Bajkonur, aveva trascorso alcuni giorni in solitaria prima di arrivare ad agganciarsi alla ISS proprio per eseguire alcuni test del nuovo sistema di navigazione; le verifiche avevano dato risultati positivi.
Dopo aver eseguito un flyby della Stazione Spaziale Internazionale la Progress aveva iniziato le operazioni di avvicinamento, tuttavia, a circa 60 metri dalla ISS, il sistema Kursa-NA si è bloccato arrestando immediatamente la manovra di docking.
La Progress ha poi proseguito la manovra di aggancio al portello del modulo Zvezda grazie al controllo manuale TORU.

A causa di questo piccolo incidente un nuovo test era stato pianificato per la scorsa settimana: la Progress si è sganciata dalla ISS il 23 aprile alle 8:58 (UTC) e dopo due giorni ha riattraccato alla stazione alle 12:16 del 25 aprile.
Questa volta la manovra sembra essere andata a buon fine, nei prossimi giorni gli esperti russi procederanno all’analisi dei dati acquisiti.

La vecchia generazione del sistema docking KURS-A dispone di due antenne (2AO-VKA e AKR-VKA) mentre il più recente KURS-NA, testato per ora sulla Progress M-15M e la Progress M-21M, unifica le antenne (AO-753A), è più leggero, migliora i consumi energetici e aumenta la precisione del sistema.

L’antenna AO-753A del sistema Kurs-NA.

La Progress M-21M ha consegnato alla stazione circa 800 kg di propellente, 22kg di ossigeno, 26 kg di aria compressa, 420 kg di acqua, 1415 kg di rifornimenti e materiale di ricambio; lascerà definitivamente la ISS il prossimo 10 giugno.

Al momento agganciata alla ISS si trova anche la capsula di rifornimento Dragon di SpaceX (SpX-3/CRS-3) arrivata sulla ISS la domenica di Pasqua. Durante la fase di avvicinamento di Dragon sono state rilevate quattro brevi interruzioni delle comunicazioni tra la Stazione e la capsula (UHF/CRS UHF Communication Unit), nessuna  nella sfera dei 200 metri, in ogni caso non è stato rilevato alcun problema hardware.
Le operazioni di Berthing al portello nadir del Nodo 2 sono andate bene salvo un bullone di aggancio del meccanismo CBM che non si è avvitato correttamente.

Schema del Common Berthing Mechanism.

15 bulloni su 16 permettono a Dragon di eseguire tutte le operazioni tranne la rotazione dei pannelli solari per questioni di carichi strutturali.
Il bullone dovrà probabilmente essere sostituito, il team che si occupa della ISS a Terra ha istituito un Failure Investigation Team che si dovrà occupare dell’accaduto e degli eventuali interventi.
Dragon ha portato sulla ISS  1580 kg di materiale e due payload esterni nel vano non pressurizzato.
A bordo Dragon trova posto anche una EMU di ricambio inviata sulla ISS per poter riportare a Terra quella che aveva causato non pochi problemi a Luca Parmitano durante la sue seconda EVA.

Fonte: NSF.

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