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L-226: Di nuovo nel simulatore Sojuz! In vista di un periodo emozionante

Samantha Cristoforetti con l'equipaggio della Soyuz TMA-15M nel simulatore a Star City. Credit: Samantha Cristoforetti

Samantha Cristoforetti con l'equipaggio della Sojuz TMA-15M nel simulatore a Star City. Credit: Samantha Cristoforetti

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Star City (Mosca, Russia), 12 aprile 2014—Prima di tutto, felice Giorno della Cosmonautica! Non posso immaginare un posto più adatto in cui trovarsi oggi di qui a Star City, dove tutto è iniziato. Beh, immagino che l’anno prossimo sarà ancora meglio, visto che sarò sulla ISS!

Ma c’è ancora molto addestramento da completare prima di quello e le prossime settimane promettono di essere un periodo emozionante. Questo è per me il “viaggio del backup” in Russia. Reid, Alex, e Maksim saranno lanciati il 28 maggio e Terry, Anton e io saremo le loro ombre fino ad allora. Proprio come loro sosterremo gli esami di qualificazione, parteciperemo a tutte le cerimonie e tradizioni prelancio e voleremo a Bajkonur per un periodo di quarantena di due settimane. E dopo li vedremo decollare verso lo spazio!

Nel simulatore Sojuz con Anton. Credit: Terry Virts

Così questa scorsa settimana ho ripreso la mia “routine” Sojuz. Ho avuto diverse simulazioni di volo manuale (rendezvous e attracco così come discesa), mentre ieri Anton e io siamo stati di nuovo insieme nel simulatore Sojuz.

All’inizio abbiamo fatto pratica con la transizione dal profilo veloce nominale (dal lancio all’attracco in sei ore) al profilo in due giorni. Se avete seguito l’ultimo lancio Sojuz, sapete che questa è una possibilità molto concreta: La Sojuz 38S ha avuto un problema minore con una delle accensioni del motore e hanno dovuto interrompere il profilo nominale per attraccare infine due giorni dopo.

Nella nostra simulazione, comunque, dopo la transizione abbiamo avuto anche una perdita nelle tubazioni per la pressurizzazione dei serbatoi del propellente: sostanzialmente stavamo perdendo pressione nei serbatoi di elio che pressurizzano il nostro propellente e ossidante, in modo che possano fluire verso la camera di combustione quando vengono aperte le apposite valvole. Niente pressione, niente accensione del motore! Così abbiamo dovuto iniziare immediatamente una discesa d’emergenza, prima che la pressione diventasse troppo bassa.

Una bella simulazione di ripasso, mentre aspettiamo che Terry ci raggiunga la prossima volta. Allego una foto di Anton e me che Terry ha scattato molto tempo fa… con qualche licenza artistica.

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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