L-224: Per risparmiare propellente e allungare la vita della Stazione…
Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Star City (Mosca, Russia), 14 aprile 2014—Quando vi preparate per un volo sulla Sojuz, prima vi istruite su tutti i sistemi di bordo uno a uno: passate molto tempo in classe a imparare la teoria e occasionalmente spendete un po’ di tempo nel simulatore, dedicato specialmente al sistema che state studiando. Una volta che avete passato gli esami su tutti i sistemi, vi abilitate alle complesse sessioni di simulazione di cui ho scritto diverse volte e in cui integrate tutta la vostra conoscenza dei sistemi separati nelle reali operazioni di volo.
Oggi Anton e io siamo eccezionalmente tornati a una sessione pratica di addestramento su un solo argomento, imparando nuove procedure da applicare nel caso di un guasto al computer subito dopo l’undocking.
Vedete, la nostra Sojuz sarà attraccata al modulo MRM-1, proprio come quella che vedete in questa bellissima immagine dell’equipaggio della Expedition 38. Come mostra la foto, nell’orientamento standard della ISS l’MRM-1 punta verso il nadir, verso la Terra. Generalmente, quando un veicolo si sgancia la Stazione viene ruotata di 90° in modo che il portello di attracco sia rivolto verso poppa—questo rende le cose più facili dal punto di vista della meccanica orbitale, perché il semplice impulso dato dai respingitori a molla nella direzione della poppa è abbastanza per garantire che non ci sarà una collisione, anche se la Sojuz non potesse eseguire le accensioni di separazione.
Tuttavia, sarebbe davvero bello essere in grado di lasciare la Stazione nel suo orientamento nominale: è necessario del propellente per ruotarla e i carichi meccanici possono causare usura alla struttura, che influenza la durata della vita della Stazione.
Se il portello di attracco è al nadir, comunque, devono essere effettuate delle opportune accensioni di separazione per mantenere la sicurezza. Ecco perché ora abbiamo in sviluppo nuove procedure che consentono all’equipaggio di eseguire le accensioni manualmente, se il computer dovesse guastarsi prima di completarle.
È stato divertente provare qualcosa di nuovo!
Foto: la Expedition 38 della ISS.
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.
Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.