Dream Chaser: nuovi tests in autunno
Lo ha annunciato John Curry, Co-Direttore del Programma Spaziale di Sierra Nevada Corporation durante la recente Space Tech Expo tenutasi a Long Beach (Cal.)
Secondo quanto riportato dal sito divulgativo parabolicarc.com, le prove di approccio ed atterraggio riguarderanno una versione aggiornata dello veicolo dimostrativo che ha effettuato la planata su Edwards lo scorso ottobre. I miglioramenti apportati riguardano le avioniche, il software ed i sistemi di guida e navigazione.
Come si ricorderà, il carrello d’atterraggio aveva malfunzionato nel corso del primo test, causando danni allo spazioplano. NASA aveva comunque ritenuto raggiunto l’obiettivo della prova, in quanto l’atterraggio vero e proprio non era oggetto di validazione ed in ogni caso il carrello era differente da quello previsto per la versione definitiva del veicolo.
Con questo ritmo, la milestone del secondo test in caduta libera potrebbe accumulare un ritardo di 17 mesi, essendo originariamente prevista per l’aprile 2013. Addirittura, potrebbe accadere che i tests abbiano luogo quando NASA avrà già deciso chi, fra SpaceX, Boeing e SNC potrà continuare ad usufruire dei finanziamenti previsti dal Commercial Crew Program. Infatti ci si attende che nel corso della prossima tornata di valutazioni, ad agosto, una delle tre compagnie verrà eliminata.
Anche Boeing e SpaceX, per la verità, sono andate oltre i limiti inizialmente previsti dal programma, ma si è trattato di slittamenti di pochi mesi, ed entrambe le società si sono dette pronte a raggiungere i rispettivi traguardi entro il termine di agosto.
Riassumendo, tra agosto 2012 e agosto 2014 SNC avrebbe dovuto raggiungere 13 milestones, per un totale di quasi 230 milioni di dollari. A oggi ne ha completate 8, aggiudicandosi quasi 165 milioni.
Le milestones mancanti riguardano, appunto, ulteriori test di approccio in volo libero (autunno 2014 – valore 8 milioni di dollari), dei tests in galleria del vento (I trimestre 2014, 20 milioni), dei tests per la riduzione dei rischi (II trimestre 2014, 17 milioni), tests per lo sviluppo in sicurezza dei propulsori principali e di assetto (II trimestre 2014, 8 milioni), ed infine il primo test sul sistema di manovra RCS in condizioni di volo (III trimestre 2014, 10 milioni).
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Sarebbe strategicamente inopportuno andare a cancellare proprio il dream chaser, unico dei tre mezzi in corsa in grado di riportare, a detta di nasa, piccoli carichi utili particolarmente delicati dall’orbita fino a terra con molte meno sollecitazioni dinamiche rispetto a dragon e cst100.