L-266: Quando le cose si rompono: la possibile manutenzione di una pompa
Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Tsukuba Space Center (Tsukuba, Giappone), 3 marzo 2014—Oggi il mio collega Shenanigan Alex si è unito a Terry e me in un corso sui compiti pianificati di manutenzione in volo.
In realtà, sebbene Alex sia appena arrivato in Giappone, credo che potreste dire che siamo noi due ad averlo raggiunto: come suo equipaggio di backup, abbiamo imparato le attività di manutenzione che sono pianificate per l’incremento di Alex quest’estate.
Una delle più importanti è la probabile sostituzione di una pompa di raffreddamento all’interno del laboratorio giapponese JEM. Come gli altri moduli, JEM ha due circuiti di raffreddamento impostati a temperature differenti: l’LTL (Low Temperature Loop, circuito a bassa temperatura) e l’MTL (Medium Temperature Loop, circuito a media temperatura). Ogni circuito ha la propria pompa per far circolare l’acqua di raffreddamento, e nominalmente i circuiti sono separati.
Tuttavia, la pompa JEM LTL si sta comportando male ultimamente. È in corso l’attività diagnostica e i circuiti sono attualmente collegati, con l’acqua che viene fatta circolare solo dalla pompa MTL. Sebbene tutte le operazioni nel JEM possano proseguire nominalmente, questa è una condizione piuttosto scomoda in cui trovarsi, perché non c’è ridondanza. Potrebbe diventare necessaria la sostituzione della pompa LTL con un ricambio.
Come abbiamo imparato oggi, la cosa più complicata in questa operazione è la rotazione del rack Deck 1 per accedere alla pompa. Nel recente fotogramma dalla telecamera di bordo potete vedere il rack ruotato per permettere gli sforzi diagnostici in corso. Ciò che lo rende piuttosto impegnativo in termini di tempo è che un certo numero di condotti di ventilazione che vanno dal rack al cono all’estremità del modulo devono essere scollegati in posti piuttosto difficili da raggiungere. A volte essere un buon astronauta significa trovare la giusta posizione del corpo per raggiungere un bullone in uno spazio ristretto!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.
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