Vostochny, il punto della situazione
Lo sviluppo del nuovo cosmodromo russo di Vostochny quest’anno entrerà in una fase decisiva con il completamento delle infrastrutture in cemento della rampa per i vettori Sojuz-2, permettendo quindi l’installazione delle strutture di lancio.
Situato nella regione orientale dell’Amur Oblast ad una latitudine di 51°, Vostochny ridurrà la dipendenza dallo storico cosmodromo di Baikonour in Kazakhstan a partire dal 2015 con il lancio di un vettore Sojuz-2, delle 7 rampe previste due saranno destinate ai lanci con equipaggio.
Attualmente il governo russo, che utilizza anche il cosmodromo di Plesetsk, paga $115 milioni per l’affitto di Baikonour ed intende spostare il 45% dei propri lanci a Vostochny, aumentare quelli di Plesetsk al 44% e quindi ridurre la dipendenza dal Kazakhstan all’11% entro il 2020.
I lavori sono iniziati nel gennaio 2011 con uno stanziamento di $4.88 miliardi fino al 2015. Attualmente il progetto occupa più di 5000 persone, che verranno presto incrementate fino a 7000.
Oltre alla già citata rampa di lancio Sojuz-2, i lavori si stanno concentrando sulle strutture della processing area dei vettori, degli upper stages e delle capsule, il centro rifornimento carburanti, la sede amministrativa, la rete ferroviaria interna e verso la vicina città di Uglegorsk, l’autostrada ed il nuovo aeroporto.
Nonostante le rigide tempreature invernali che toccano i -40°c i lavori stanno proseguendo quasi regolarmente, il cantiere della rampa Sojuz-2 è stato formito di un particolare rivestimento riscaldato che impedisce alle colate di cemento di congelare.
Il Presidente Vladimir Putin più volte si è recato sul posto ed ultimamente ha spronato la dirigenza dell’Agenzia Spaziale Russa per mantenere nei tempi previsti le scadenze dei lavori, che secondo l’amministratore dell’agenza Oleg Ostapenko, sono in anticipo di un paio di mesi sulle previsioni.
L’anno passato, secondo i dati del comitato parlamentare per l’industria, il progetto subiva un sottofinanziamento, dovuto all’aumento di alcuni costi, per circa $702.5 milioni che causerebbe un ritardo di tre o quattro anni sul completamento.
La causa principale è da ricercarsi nell’elevato costo del trasporto di alcuni materiali che devono arrivare dall’ovest, infatti solo il 30% del materiale richiesto può essere fornito dalle industrie della zona.
Secondo le stime il completamento è previsto per il 2018.
Fonte: RussianSpaceWeb
Foto credits: Spetssroi, RussianSpaceWeb
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