Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Star City (Mosca, Russia), 4 febbraio 2014—Terry è di nuovo a Star City e si unirà ad Anton e me per una lunga simulazione Sojuz in tuta Sokol domani. Nella foto potete vedere Terry e me prima di una simulazione simile lo scorso dicembre.
Oggi abbiamo avuto un’introduzione di due ore con il nostro istruttore Dima. Il piano per domani è di avere una simulazione più lunga del solito (cinque ore invece di quattro) e seguire l’intera sequenza di eventi, dal momento in cui entriamo nel modulo di discesa sulla rampa di lancio al docking con la Stazione Spaziale Internazionale.
Certo, nella vita reale ci vorrebbe comunque un po’ di più, ma nel simulatore possiamo tagliare il tempo in cui non starebbe accadendo molto, visto che aspettare non ha molto valore di addestramento.
Dopo l’ascesa e la separazione dal razzo, le cose accadono piuttosto rapidamente con il nuovo profilo di rendezvous in sei ore. Mentre eseguo i test di tenuta stagna e verifico che tutti i sistemi siano nominali (nel simulatore non lo sono mai!), Anton passa subito a monitorare la modalità dinamica: infatti il ciclo automatico inizia un paio di minuti dopo l’inserimento in orbita, non c’è tempo da perdere.
Se tutto va bene, il computer di bordo fa assumere alla capsula il suo orientamento LVLH di base (pancia verso la Terra e “naso” nella direzione di volo), controlla il sistema Kurs ed esegue due accensioni iniziali che alzano e correggono l’orbita. Dopo abbiamo un po’ di tempo per controllare i comandi manuali, prima di proseguire con la seconda sequenza di due accensioni di correzione orbitale.
Quindi passiamo immediatamente alla modalità di rendezvous e via fino al docking.
Questa mattina Anton e io abbiamo già eseguito una simulazione simile di quattro ore, tranne che abbiamo avuto un guasto al motore durante la seconda accensione. Se questo accade, il ciclo automatico si ferma e il profilo veloce di 6 ore dal lancio al rendezvous non è più possibile. È tempo di prendersela comoda e prepararsi a passare due giorni nella piccola Sojuz, come ai vecchi tempi!
Foto credit: GCTC
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.