Space Exploration Technologies (SpaceX) ha lanciato con successo lo scorso lunedì 6 gennaio il satellite ThaiCom 6, per conto dell’operatore asiatico ThaiCom. Il razzo Falcon 9 ha immesso ThaiCom 6 nell’orbita di trasferimento geosincrona di 295 x 90.000 km inclinata di 22.5 gradi. Il lanciatore si è comportato in maniera nominale, raggiungendo il 100% degli obiettivi della missione.
Il Falcon 9 è decollato dalla rampa di lancio SLC-40 della base di Cape Canaveral, in Florida, alle 23:06 ora italiana. Dopo circa 184 secondi di volo il primo stadio del vettore ha concluso la propria spinta ed il motore Merlin Vacuum del secondo stadio si è acceso per 5 minuti e 35 secondi, che hanno permesso di posizionare ThaiCom 6 nell’orbita di parcheggio. Dopo 18 minuti il secondo stadio è stato nuovamente accesso per circa un altro minuto, portando il satellite nell’orbita di trasferimento geostazionaria finale. Tutte le missioni in GTO del Falcon 9 prevedono questa seconda accensione dello stadio superiore, cosa che invece non è prevista per le missioni in orbita bassa (LEO).
“Il successo del lancio di oggi del satellite ThaiCom 6 rappresenta l’ottavo successo di fila per il Falcon 9”, ha dichiarato Gwynne Shotwell, la presidente di SpaceX. “SpaceX ha apprezzato notevolmente il supporto di ThaiCom durante la campagna di lancio e non vediamo l’ora di continuare il fitto programma di lanci previsto per il 2014”.
La missione di ThaiCom 6 è il secondo volo del Falcon 9 in orbita di trasferimento geosincrona e dà il via ad una ricca serie di lanci pianificati da SpaceX per il 2014. SpaceX ha circa 50 lanci in manifesto per i prossimi anni, di cui più del 60% per clienti commerciali. Il prossimo lancio di SpaceX dovrebbe essere la terza missione di rifornimento e supporto alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), Dragon CRS-3, prevista per il prossimo febbraio.
Questo lancio rappresenta anche il terzo ed ultimo dei tre lanci di qualificazione necessari per ottenere la certificazione del Falcon 9 v1.1 nell’ambito del programma Evolved Expendable Launch Vehicle (EELV). Una volta ottenuta la certificazione, SpaceX potrà competere per l’appalto dei lanci di satelliti per la sicurezza nazionale da parte dell’U.S. Air Force.
Fonte: SpaceX
Immagine di apertura: (c) SpaceX