Approvato il budget NASA per il 2014

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Venerdi scorso il Presidente Barack Obama ha firmato la legge che stanzia i fondi NASA per l’anno in corso per un valore di $17,65 miliardi, confermando in pieno l’impegno a sostegno del programma SLS ed Orion ma tagliando le spese a favore dei programmi commerciali privati.

Il Congresso dopo i consueti mesi di discussioni, in cui i membri dei vari comitati e sottocomitati sia della Camera che del Senato cercano di portare verso i propri distretti la maggior quantità di dollari per non dispiacere ai loro elettori, si è accordato per un budget leggermente più basso rispetto ai $17,72 miliardi richiesti inizialmente dalla Casa Bianca.

Ecco in dettaglio la ripartizione della spesa (in milioni $):

SPACE TECHNOLOGY : 576
AERONAUTICS : 566
EXPLORATION SYSTEMS
– SLS/Orion : 3.115,2
– Commercial Spaceflight : 696
– Exploration R&D : 302
SPACE OPERATIONS
– ISS & Space and Flight Support : 3.778
EDUCATION : 116,6
CROSS AGENCY SUPPORT : 2.793
CONSTRUCTION: 515
INSPECTOR GENERAL : 37,5
SCIENCE
– Earth Science : 1.826
– Planetary Science : 1.345
– Astrophysics : 668
– JWST : 658,2
– Heliophysics : 654

Dalle cifre si evince che il programma SLS/Orion ottiene pieno supporto dal Congresso che, con gli oltre 3 miliardi di dollari, supera i 2,7 miliardi richiesti inizialmente dalla Casa Bianca. Questo incremento è stato giustificato come spesa per poter mantenere una forte spinta verso la data del debutto prevista nel 2017.
Riguardo alla ipotetica famosa missione ARM (Asteroid Redirection Mission), vedi qui, in un documento allegato al budget viene chiarito che il Congresso, fino a quando NASA non avrà giustificato tale missione e specificato nel dettaglio una stima dei costi, non si impegnerà a garantire nessun finanziamento.

Sicuramente il perdente di questo anno fiscale è il CCP (Commercial Crew Program) che dal 2010 finanzia imprese private per lo sviluppo di lanciatori e capsule con equipaggio per l’accesso alla ISS ed all’orbita bassa a partire dal 2017.
NASA inizialmente ha chiesto al Congresso uno stanziamento di $821 milioni per garantire al programma lo sviluppo necessario, ma ne ha ottenuto solo $696, che comunque è oltre i $525 del 2013.
Di questi $696 milioni $171 sono però congelati, finchè NASA non “certifichi che il CCP sia stato valutato da un ente indipendente per studiarne i costi e benefici riguardanti l’investimento federale rispetto alla recente estensione della vita operativa della ISS“, tornando quindi ai $525 dell’anno scorso, ma ben $296 in meno rispetto alla richiesta iniziale.

L’amministratore NASA Charles Bolden negli ultimi mesi si era espresso ottimista riguardo al fatto di ottenere lo stanziamento richiesto, cosa che dall’inizio del programma però non è mai avvenuta, giustificando le sue affermazioni con il fatto che diversamente il debutto operativo del programma nel 2017 non sarebbe realizzabile.

Boeing, SpaceX e Sierra Nevada sono attualmente le tre compagnie private che beneficiano dei fondi NASA, man mano che completano le scadenze prestabilite, secondo lo Space Act Agreements del valore di $1.1 miliardi.
È già previsto che nella prossima estate NASA selezioni una o più compagnie private da aggiungere alle tre già presenti per aumentare la concorrenza e tenere alto il livello di lavoro.

Degno di nota anche lo sviluppo del JWST, che riceve $658 milioni, e gli $80 milioni per lo studio per la famosa Europa Mission per l’esplorazione di una delle lune di Giove.

Contemporaneamente al budget 2014 il Presidente Obama ha anche firmato in legge la proposta per rinominare il “Dryden Flight Research Center”, che quindi ora si chiama ufficialmente “Neil A. Armstrong Flight Research Center” (vedi qui).

Altri programmi relativi allo spazio, ma fuori dalla giurisdizione NASA, hanno registrato una diminuzione di fondi rispetto alle richieste iniziali, in particolare:
L’Evolved Expendable Launch Vehicle (EELV) program ha ricevuto $1.5 miliardi, con un taglio di ben $367 milioni.
Lo SBIRS missile warning system, lo Space Situational Awareness program, ed il programma GPS hanno tutti registrato tagli tra i $50 e $90 milioni.
I due satelliti dell’agenzia federale NOAA, il GOES-R ed il JPSS hanno ricevuto rispettivamente $954.8 ed $824 milioni, in linea con le richieste.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.