L-299: Isolati nella Sojuz durante una passeggiata spaziale russa? Ecco perché
Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Star City (Mosca, Russia), 29 gennaio 2014—Il mio collega Shenanigan Alex e io abbiamo avuto il piacere di incontrare ancora uno dei nostri istruttori Orlan. È incredibile, ma è passato quasi un anno e mezzo da quando ci ha addestrati alla tuta russa per le passeggiate spaziali!
Questa volta non è stato per prepararci a eseguire una passeggiata spaziale (EVA) con la Orlan, ma piuttosto per insegnarci a diventare il cosiddetto “terzo operatore”, la persona che assiste i membri dell’equipaggio in passeggiata spaziale con le procedure pre-EVA e post-EVA.
Potreste chiedervi perché dovremmo svolgere quel ruolo, visto che è sempre disponibile a bordo un terzo membro russo dell’equipaggio, e lui/lei avrà certamente ricevuto molto più addestramento sulle procedure russe. Beh, la questione è che questa persona si troverebbe molto verosimilmente isolata nella sua Sojuz.
Se date un’occhiata all’immagine che ho allegato, tutto avrà senso.
Nel cerchio giallo ho indicato il modulo che viene usato come airlock, vale a dire il modulo che rimane isolato dal resto della Stazione Spaziale e depressurizzato, prima che gli astronauti in passeggiata spaziale aprano il portello ed escano. Quando tornano dentro e chiudono di nuovo il portello, prima di collegare ancora l’airlock al resto della Stazione verifichiamo che non ci siano perdite verso l’esterno. Immaginate, per esempio, che avessimo danneggiato il portello e non potessimo più chiuderlo correttamente: se ricollegassimo l’airlock al resto della ISS, depressurizzeremmo l’intera Stazione!
Così, le procedure russe per la EVA prevedono una soluzione a questa emergenza: i due astronauti in passeggiata spaziale andrebbero nel piccolo modulo che ho evidenziato in rosso, chiamato Transfer Section (переходный отсек, sezione di trasferimento) e sostanzialmente lo userebbero come un airlock d’emergenza.
Per salvaguardarsi da questa possibilità, tutti e quattro i portelli della Transfer Section vengono chiusi e sono effettuati dei controlli di tenuta stagna prima della EVA—uno dei compiti del terzo operatore, fra l’altro.
Ora, dei sei membri dell’equipaggio della ISS, tre hanno la loro Sojuz attraccata a MRM2 e tre a MRM1 (quest’ultimo sarà verosimilmente il caso per Alex e me).
Come potete vedere facilmente, la Sojuz attraccata a MRM2 rimane isolata dal resto della Stazione. Così, i membri dell’equipaggio di quella Sojuz che non sono all’esterno a fare la passeggiata spaziale hanno bisogno di aspettare nel volume MRM2/Sojuz, perché non possono rimanere separati dal loro veicolo spaziale. E a causa del modo in cui gli equipaggi vengono composti e i portelli di attracco sono utilizzati, molto probabilmente il terzo membro russo dell’equipaggio sarebbe uno di quelli isolati lì dentro.
Da qui la necessità di chiedere a un non russo di svolgere il ruolo di terzo operatore. Alex e io rappresentiamo una scelta ovvia, visto che siamo già stati certificati a eseguire passeggiate spaziali con la Orlan e avevamo bisogno solo di un ripasso veloce.
Fra l’altro, qui potete vedere alcune foto del nostro addestramento Orlan un po’ bel di tempo fa.
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.
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