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SpaceX comincia un intenso 2014 con il lancio del satellite Thaicom6

Il 2014 si prospetta un periodo di attività molto intenso per la SpaceX. Per il prossimo anno sono infatti programmati più di 10 lanci sia per conto della NASA che di privati, oltre ad importanti test per il vettore Falcon Heavy e per l’attesa versione con equipaggio della capsula Dragon.

Il 3 gennaio si parte con il liftoff del satellite per telecomunicazioni Thaicom 6 (noto anche come Africom 1) costruito dalla Orbital Science Corporation e destinato ad una orbita geostazionaria a livello dell’equatore con 78.5° di longitudine est. L’obiettivo è la copertura in banda Ku e C (frequenze usate principalmente per la trasmissione programmi televisivi e radio) per i paesi del sudest Asiatico, dell’Africa e parte del Medio Oriente. L’operatività preventivata è di 15 anni. La finestra di lancio sarà di 86 minuti a partire dalle 22:57 GMT come pianificato da SpaceX e dalla U.S. Air Force (quest’ultima fornisce supporto a vari livelli per tutti i lanci che avvengono da Cape Canaveral).

la “footprint” delle aree coperte dalle trasmissioni di Thaicom 6. (C) Orbital Science Co.

La messa in orbita del satellite di propietà della Thaicom avverrà con l’ormai noto vettore Falcon 9 v 1.1. Questa versione aggiornata ha 8 motori Merlin 1D migliorati e disposti in una formazione circolare denominata “octaweb”, implementa serbatoi più capienti e componenti avioniche con maggiore ridondanza.

In attesa del lancio, la Thaicom annunciò nel maggio 2013 di aver acquistato un satellite già in orbita per ammortizzare eventuali ritardi e poter garantire la copertura delle aree interessate, in modo da rispettare i contratti già stipulati con le reti televisive e di broadcasting.

Gli ingegneri della SpaceX stanno preparando le facilities di Cape Canaveral per l’utilizzo ad un ritmo pittosto serrato. Se il secondo decollo di un Falcon 9 dovesse avvenire il 3 gennaio come pianificato, sarebbe  per il Complex 40  il susseguirsi di missioni più ravvicinato dal 1999, anno in cui i vettori Delta 2 erano impegnati nei lanci della costellazione di satelliti per telecomunicazioni  della Globalstar.

Al momento i tecnici stanno preparando Thaicom 6 in una clean room adiacente alla postazione di assemblaggio dei razzi Falcon 9.

La Thaicom commissionò il lancio nel giugno 2011, divenendo il secondo operatore di satelliti geostazionari a prenotare un Falcon. La prima compagnia di questo settore a credere nei servizi della società di Elon Musk è stata la SES con sede in Lussenburgo e propietaria del satellite SES 8, siglando un contratto nel marzo dello stesso anno. Quando la Thaicom annunciò la costruzione del satellite per rafforzare le fila della propia costellazione, dichiarò un investimento per la società (comprensivo di satellite, servizi vettore e coperture assicurative) per un ammontare di 160 milioni di dollari. Da allora settembre 2013 la società con sede a Bangkok ha dichiarato di aver già venduto il 60% della capacità di trasmissione del satellite.

elaborazione artistica del satellite Thaicom 6. (C) Orbital Science Co.

Il lancio del satellite SES 8 ha dimostrato la competenza della SpaceX di poter operare pienamente per la consegna di carichi utili in orbita geostazionaria, un orbita ambita a livello commerciale ed occupata principalmente da satelliti per le telecomunicazioni.

Dai problemi avuti in occasione del lancio dimostrativo dello scorso 29 settembre 2013, SpaceX ha introdotto importanti modifiche per evitare il congelamento delle condutture che portano i fluidi combustibili al motore. Questa infatti è fino ad ora la causa più accreditata per la fallita riaccensione del motore del secondo stadio, vitale per l’immissione in orbita alta.

Tornando alla tabella di marcia di SpaceX ricca di eventi per il 2014, di seguito i principali obiettivi:

 

Fonte: Spaceflightnow.com

Immagini : SpaceX; Thaicom; Orbital Science Corporation

 

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