Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Johnson Space Center (Houston, USA), 4 novembre 2013—Dopo un po’ di “addestramento culturale” l’altra sera organizzato dal compagno di equipaggio Terry, che ha portato Anton e me alla partita di football degli Houston Texans ed è stato così paziente da spiegarci le regole, la settimana di addestramento è iniziata questa mattina a tutta velocità con una simulazione piuttosto lunga, in cui abbiamo fatto pratica con il ripristino da una grave perdita di alimentazione elettrica: una di quelle brutte situazioni in cui perdete le comunicazioni con il controllo missione e, come equipaggio, dovete andare a fondo in procedure lunghe e contorte per portare la Stazione in una configurazione sicura.
Più tardi nella giornata, un altro po’ di lavoro preparatorio con Peggy per la nostra sessione di addestramento EVA di venerdì, e dopo una rassegna degli aspetti abitativi della Stazione. Questo comprende cose ovvie come gli alloggi dell’equipaggio, le attività di pulizia e manutenzione, il cibo,… ma anche alcuni piccoli dettagli divertenti, come tutti i diversi dispositivi che possiamo usare per posizionare e assicurare le cose in orbita.
La maggior parte dei rack sulla Stazione ha dei cosiddetti “seat tracks” (binari del seggiolino): nella foto potete vedere due di questi binari che corrono da sopra a sotto uno accanto all’altro nel mockup della ISS. E vedete anche alcuni dei dispositivi che possiamo assicurare in ogni punto su un seat track e che possono a loro volta essere usati per montare e orientare laptop, sistemi di fissaggio per i piedi, fotocamere, luci supplementari e altro.
Piccoli trucchi del vivere nell’avamposto dell’umanità nello spazio.
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.