Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
European Astronaut Centre (Colonia, Germania), 27 novembre 2013—Un’altra giornata di addestramento sull’ATV per Sasha e me all’European Astronaut Centre.
Nella mattinata abbiamo fatto ulteriore pratica con i malfunzionamenti del rendezvous e docking (attracco). Nel pomeriggio avremo una lunga simulazione delle operazioni della fase in cui il veicolo è attaccato: è tutto quello che succede quando l’ATV è agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale.
L’ATV è un veicolo di rifornimento e può trasportare, fra molte altre cose, l’acqua (da Torino, Italia, fra l’altro). Fino a ora tutti gli ATV hanno portato acqua “russa”, che è addizionata con ioni di argento per prevenire la crescita microbica. L’acqua “americana” invece usa lo iodio e i due tipi non dovrebbero essere mischiati.
L’acqua “russa” può essere trasferita nei grandi serbatoi del modulo di servizio, o in serbatoi d’acqua portatili, come quello che potete vedere nella foto. Uno di questi serbatoi è anche installato permanentemente nelle toilette per raccogliere l’orina, anche se la toilette americana è ora formalmente collegata all’Urine Processing Assembly (impianto di trasformazione dell’orina) e il serbatoio portatile dell’orina è un’opzione di backup.
Gestire l’acqua e i rifiuti liquidi a bordo è un compito complesso che è responsabilità di appositi specialisti a terra. Se viene deciso che una parte dell’orina debba essere smaltita come rifiuto, possiamo trasferirla nei serbatoi dell’ATV una volta che abbiamo scaricato sulla Stazione l’acqua appena arrivata. I serbatoi portatili hanno all’interno una vescica morbida che trattiene il fluido: applicando una pressione sul volume all’esterno della vescica, possiamo “spremere” il fluido fuori dal contenitore e dentro i serbatoi dell’ATV.
Ecco a cosa serve la configurazione che vedete nella foto: una volta che abbiamo stabilito la connessione al pannello di controllo dell’acqua e aperto le valvole, possiamo trasferire l’acqua pressurizzando la vescica attraverso un compressore o, come nel caso della foto, con una pompa manuale—nell’improbabile situazione in cui tutti i compressori a bordo non funzionino.
Come potete immaginare, una volta trasferita una parte dell’orina, non vogliamo veramente nessuna confusione su che tipo di fluido si trovi nei serbatoi dell’ATV. Giusto per essere sicuri, scambiamo l’etichetta blu dell’acqua con quella arancione che potete vedere nella foto!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.