Il ministero della Difesa della Russia ha annunciato che due militari sono morti la scorsa settimana mentre pulivano un serbatoio di stoccaggio di propellente presso il cosmodromo di Plesetsk. Altri tre addetti sono stati ricoverati in seguito all’inalazione di vapori tossici di tetrossido di azoto, ma non sarebbero in pericolo di vita.
L’incidente, che ha provocato l’apertura di una indagine da parte della polizia militare russa, è avvenuto intorno alle 11 locali del giorno 9 novembre. I due ufficiali che hanno perso la vita sono il maggiore Alexander Myakshin ed il maggiore Mikhail Barsukov. Secondo i primi rapporti, i due sarebbero entrati nel serbatoio di propellente, posto su un vagone ferroviario, per prestare soccorso ad un altro soldato che aveva perso conoscenza a sua volta per aver inalato i vapori tossici. Questo soldato, secondo il ministero della Difesa, avrebbe ignorato le procedure di sicurezza.
Si tratta del primo incidente mortale a Plesetsk dall’ottobre 2002, quando un altro militare perse la vita nello schianto di un razzo Sojuz a meno di un minuto dal lancio; questo cosmodromo, a gestione militare, è l’unico posto su suolo russo (il più noto spazioporto di Bajkonur si trova infatti in territorio kazhako), e dista circa 800 chilometri da Mosca, in direzione nord.
Il tragico incidente è avvenuto durante i preparativi per la missione Swarm di ESA, che deve essere messa in orbita da un vettore Rockot; tuttavia l’agenzia spaziale europea ha smentito che il fatto si accaduto su installazioni direttamente connesse alla missione stessa, che rimane confermata per il 22 novembre.