L-426: La “vasca da bagno” misteriosa
Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Star City (Mosca, Russia), 1 ottobre 2013—Sono lì dentro, da qualche parte!
Ci vuole un intero villaggio per realizzare la forma per il rivestimento del seggiolino della Sojuz, come ho scoperto oggi. Un paio di persone mi versavano addosso gesso liquido, un altro paio mi spingevano giù in modo che mantenessi un buon contatto con le pareti della “vasca da bagno”, e qualcuno mi copriva gentilmente la faccia per non farmi arrivare schizzi di gesso.
Dopo una prima forma grezza, ci sono volute alcune ripetizioni aggiungendo e grattando via, finché mi sono sentita sicura di non avere punti problematici e mantenermi a contatto regolare lungo tutta la spina dorsale e, ancora più importante, il collo. Qualche altra ripetizione nella tuta Sokol e la forma è stata completata!
Il rivestimento del seggiolino è particolarmente importante al rientro. Come sapete, non si può parlare di atterraggio morbido nella Sojuz: l’impatto con il suolo può essere violento. Ma se il rivestimento si adatta correttamente, distribuirà in modo uniforme il carico dell’impatto e impedirà lesioni.
Oh, sì, giorni come questo fanno sentire tutto così reale!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.
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