Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Star City (Mosca, Russia), 3 ottobre 2013—Oggi ho avuto un esame sulle procedure d’emergenza e l’equipaggiamento del segmento russo su cui sto imparando dalla settimana scorsa.
Come potreste avere letto, ieri ho avuto un corso con una panoramica sulle attrezzature nel mockup. Allego una foto, in cui vedete una parte di quelle attrezzature.
Per dirne una, i portelli. Ce ne sono svariati tipi diversi nel segmento russo ed è importante essere in grado di chiuderli rapidamente in un’emergenza. Vicino a ogni portello c’è sempre una valvola per equalizzare la pressione fra i moduli, e abbiamo anche bisogno di saper localizzare e azionare tutte quelle valvole rapidamente. Potete vederne una verso l’angolo superiore destro della foto. I moduli utilizzabili come airlock per una passeggiata spaziale hanno anche valvole di depressurizzazione che li collegano al vuoto dello spazio.
Nella parte inferiore del portello, lungo l’anello giallo, potete anche vedere due sensori di flusso dell’aria. Sono installati su tutti i portelli del segmento russo e vengono attivati automaticamente se scatta l’allarme di “depressurizzazione rapida”. Mentre tutte le ventole vengono spente e i membri dell’equipaggio si ritirano nelle loro Sojuz per controllare le perdite al loro passaggio verso casa, e lasciano la circolazione dell’aria indisturbata, entro pochi minuti i sensori di flusso potrebbero avere una soluzione per la localizzazione della perdita o puntare genericamente al segmento americano della Stazione.
Oh, oggi ho anche potuto pilotare ancora la Sojuz per un paio d’ore. Non una cattiva giornata!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.