Yury Lonchakov rinuncia a una missione sulla ISS
Il cosmonauta Yury Lonchakov ha annunciato le sue dimissioni dal corpo dei cosmonauti russi, che saranno effettive dal 14 settembre 2013. Lo ha riferito Irina Rogova, portavoce dello Yuri Gagarin Cosmonaut Training Center, all’agenzia di stampa RIA Novosti. Il cosmonauta avrebbe dovuto tornare nello spazio nel 2015 come membro della Expedition 44 per una missione di lunga durata sulla ISS.
Le ragioni della decisione non sono note direttamente. I media russi hanno riportato una dichiarazione del cosmonauta veterano Sergei Krikalev, direttore del Gagarin Cosmonaut Training Center e capo della Rogova, secondo cui Lonchakov avrebbe “trovato un lavoro più interessante”.
L’insolita decisione di rinunciare a tornare nello spazio non sorprende l’esperto spaziale e giornalista Keith Cowing, secondo cui Lonchakov ha accumulato sufficiente esperienza nello spazio e potrebbe effettivamente essere interessato a scelte professionali diverse.
In Russia l’attività di cosmonauta non è più ambita e prestigiosa come ai tempi dei successi spaziali sovietici degli anni ‘60. Secondo uno studio del 2011, solo il 5% dei russi adulti avrebbero voluto diventare cosmonauta, preferendo invece altre professioni come medico, insegnante, camionista e aviatore. La selezione per cosmonauti del 2011, la prima in Russia aperta anche ai non militari e professionisti aerospaziali, ha attratto solo 300 candidati contro i 6.000 della selezione per astronauti NASA dello stesso anno.
Lonchakov ha partecipato a tre missioni spaziali: STS-100 nel 2001, Sojuz TMA-1 nel 2002, ed Expedition 18 nel 2008. Ha trascorso 200 giorni nello spazio ed effettuato due attività extraveicolari.
Fonte: NASA Watch
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