L-439: Per entrare nell’ATV non basta aprire il portello
Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
European Astronaut Centre (Colonia, Germania), 18 settembre 2013—Oggi ho ripreso l’addestramento su ATV con il mio compagno di equipaggio Sasha.
Uno dei corsi riguardava le operazioni di ingresso nell’ATV dopo l’attracco. Sembra abbastanza facile, ma le operazioni di ingresso in realtà richiedono diverse ore.
Per dirne una, prima di aprire qualsiasi portello dovete accertarvi di avere una buona tenuta ermetica fra la Stazione e il veicolo. Chiamiamo questi tipi di procedure controlli di tenuta: sostanzialmente create un differenziale di pressione fra due volumi sigillati, e controllate che l’equalizzazione della pressione attraverso il sigillo per un certo tempo rimanga entro i limiti.
Una volta che il controllo di tenuta sia stato completato con successo e aprite il portello, è ora di prelevare una lunga serie di campioni d’aria, in parte da riportare a terra e in parte da analizzare a bordo alla ricerca di diverse sostanze contaminanti.
Poi dovete installare un filtro dell’aria e lasciare che pulisca completamente l’atmosfera dell’ATV per diverse ore. Solo dopo che il filtraggio è completato vi è permesso di entrare nell’ATV senza maschere protettive e occhiali. Se ci pensate, ha senso: sulla Terra, le piccole particelle cadono sul pavimento, ma nello spazio galleggiano, così possono arrivare facilmente nei vostri occhi o polmoni. Naturalmente, non ci aspettiamo questo sui veicoli spaziali, che sono preparati nelle clean room (camere bianche), ma meglio prevenire che curare!
Potete vedere nella foto un membro di un equipaggio entrare in ATV con equipaggiamento protettivo. Cosa sono quelle cose gialle? Quelli sono morsetti che vengono installati sul portello per aumentare la rigidità meccanica del collegamento fra ATV e la Stazione. Dopo tutto, un ATV è una bestia molto più grande di una Progress o Sojuz!
Quei morsetti sono piuttosto interessanti. Visto che avete bisogno di poter chiudere un portello rapidamente in un’emergenza, sono progettati in modo che vi basti tirare la corda di uno solo e tutti gli altri si staccano. Accertatevi solo di non avere le dita in mezzo quando la leva a molla scatta nella posizione di rilascio!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.
Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.