Il mese di agosto è stato molto produttivo per i rover marziani. Opportunity ha finalmente raggiunto Solander Point, dove si riposerà durante l’inverno, mentre Curiosity ci sta inviando immagini magnifiche dalla superficie di Marte lungo il suo viaggio verso il monte Sharp.
L’evento principale del mese di settembre sarà il lancio di LADEE verso la Luna. Dopo quasi due anni di pausa riprendono finalmente i lanci di sonde dirette all’esplorazione del sistema solare. Per la cronaca, il periodo di pausa sarà durato 651 giorni, a partire dall’ultimo lancio di una sonda planetaria, quello di MSL/Curiosity il 26 novembre 2011. Mentre periodi di gap ben più lunghi ci sono stati in passato, in particolare all’inizio degli anni ’80, una pausa così lunga non avveniva dal 7 aprile 2001, quando si concluse il periodo di 790 giorni tra il lancio di Stardust e quello di Mars Odyssey.
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.
Missioni in fase di preparazione per il lancio: 4
La sonda LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), della NASA, è ormai montata in cima al proprio lanciatore Minotaur V presso il sito di lancio di Wallops Island. Il lancio è programmato per sabato 7 settembre 2013, alle 5:27 del mattino (ora italiana). La missione riguarda lo studio della debole atmosfera lunare ed avrà una durata complessiva di 160 giorni: 30 di avvicinamento all’orbita lunare, 30 giorni di test e verifiche sugli strumenti scientifici e 100 di missione vera e propria.
Un’altra missione lunare, stavolta cinese, si sta preparando al lancio. Chang’E 3 sarà composta da un lander da 1200 kg e da un piccolo rover. La sonda ha completato l’ultima serie di test prima dell’integrazione sul vettore, servita per valutare il comportamento di Chang’E 3 nelle difficili condizioni ambientali che sperimenterà sulla Luna. Se tutto andrà bene sarà il primo atterraggio sulla superficie del nostro satellite dopo 37 anni. Pur non essendo ancora stata ufficializzata, sembra che la data prevista per il lancio sia il prossimo 1 dicembre alle 18:00 CET.
Fra ottobre e novembre del 2013 si apre anche la finestra di lancio, circa biennale, verso Marte. L’agenzia spaziale indiana, ISRO, si prepara a lanciare la propria Mars Orbiter Mission (MOM). Il piccolo satellite (solo 15 kg di massa per 5 strumenti scientifici) ha completato i test ambientali e verrà trasportato presso il sito di lancio di Sriharikota a metà settembre. Nel frattempo è cominciata anche l’integrazione del lanciatore, il PSLV (Polar Satellite Launch Vehicle), per una data di lancio che dovrebbe essere tra il 21 ottobre ed il 7 novembre.
L’orbiter americano MAVEN, invece, è stato trasportato nel mese di agosto al sito di lancio di Cape Canaveral e sta completando gli ultimi test. La finestra di lancio si aprirà il 18 novembre e durerà una ventina di giorni.
Missioni Operative: 16
La sonda WIND, di NASA, si trova attualmente in orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole; la sua missione di osservazione della nostra stella dura ormai dal 1994. A farle compagnia in L1 c’è la missione congiunta ESA/NASA Solar and Heliospheric Observatory (SoHO), che a luglio ha catturato uno splendido video di due eruzioni solari, e l’orbiter americano ACE (Advanced Composition Explorer).
La missione STEREO (Solar and TErrestrial RElations Observatory) si compone, invece, di due sonde, Stereo A e Stereo B che condividono l’orbita della Terra intorno al Sole, rispettivamente, precedendo e seguendo il nostro pianeta, permettendo così osservazioni stereoscopiche. Le sonde si allontanano lentamente dalla Terra e fra di loro ad ogni orbita ed hanno sorpassato nel 2009 i punti lagrangiani L4 ed L5.
La sonda Messenger, di NASA, ha completato la prima estensione della propria missione in orbita intorno a Mercurio lo scorso 17 marzo. NASA sta attualmente continuando ad utilizzare gli strumenti della sonda, in attesa di una decisione formale su una eventuale seconda estensione di missione. Un po’ più lontana dal Sole, Venus Express, di ESA, continua lo studio di Venere dalla sua orbita. La missione durerà almeno fino al 2014.
Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), della NASA, continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione della Luna. Sempre intorno al nostro satellite, le due sonde della missione Artemis stanno studiando il debole campo magnetico lunare per una lunga missione che dovrebbe durare almeno sette anni. Recentemente le due sonde hanno completato il lento avvicinamento della loro orbita al nostro satellite.
Dopo aver concluso la sua missione principale in orbita intorno alla Luna e quelle secondarie che l’hanno vista orbitare il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole e sorvolare l’asteroide 4179-Toutatis, la sonda cinese Chang’E 2 continua il suo allontanamento dalla Terra nella sua orbita eliocentrica. La sonda ha ormai passato il traguardo dei 50 milioni di km di distanza e viene utilizzata dagli ingegneri cinesi per testare le comunicazioni spaziali di lunga distanza nello spazio profondo.
Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 383 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL) ed il rover ha iniziato il lungo viaggio che dal sito di Glenelg, dove ha passato la prima parte dell’anno, lo porterà sulle pendici del monte Sharp. Nel mese scorso, precisamente il 6 agosto, Curiosity ha festeggiato il suo primo anniversario sul pianeta rosso, mentre verso fine mese il rover ha per la prima volta utilizzato la capacità di movimento completamente autonoma nei propri spostamenti. Durante il viaggio, il rover ha avuto anche il tempo di puntare le proprie telecamere verso i due satelliti di Marte, riprendendo un video che mostra il movimento di Phobos e Deimos nei cieli del pianeta, e la magnifica eclissi solare da parte di Phobos avvenuta lo scorso 17 agosto.
È invece il sol numero 3416 per l’altro rover della NASA Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite ha completato il viaggio verso Solander point, sempre sul bordo del cratere Endeavour, dove trascorrerà il prossimo inverno nell’emisfero sud marziano. Il rover ha ormai superato i 38 km percorsi sulla superficie di Marte.
La sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) continua la sua missione di osservazione del pianeta rosso, ed ha recentemente fotografato sia Opportunity che Curiosity sulla superficie di Marte. Nel mese di agosto, per precauzione, la sonda ha cominciato ad utilizzare l’unità di misura inerziale (sistema che misura i movimenti dell’orbiter) di backup, visto che quella principale si sta avvicinando alla fine della vita prevista. A fare compagnia ad MRO in orbita intorno a Marte ci sono, inoltre, la sonda americana Mars Odyssey e quella europea Mars Express.
La missione NASA/ESA/ASI Cassini ha appena cominciato la sua orbita Rev 197 intorno a Saturno, in una fase definita “inclinata” della Solstice Mission. Il 18 luglio la sonda ha puntato la propria fotocamera verso il sistema solare interno e ha fotografato la Terra. Si tratta della terza ripresa fotografica del nostro pianeta dal sistema solare esterno, dopo la famosissima “Pale Blue Dot” ripresa 23 anni fa da Voyager 1 e la ripresa analoga effettuata sempre da Cassini nel 2006. Durante il mese di settembre, l’evento principale per la sonda sarà il 94esimo sorvolo ravvicinato (T94 a 1400 km) di Titano, che avverrà il 12 settembre.
Le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 125 UA dalla Terra (17 ore e 22 minuti-luce dal Sole), mentre Voyager 2 è a circa 102 UA dalla Terra e 14 ore e 9 minuti-luce dal Sole. Nella home-page della missione NASA sta cercando di coinvolgere il pubblico nel monitorare lo stato di Voyager 1 che potrebbe presto uscire definitivamente dall’eliosfera, anche se secondo alcuni ricercatori dell’Università del Maryland la sonda sarebbe già entrata nello spazio interstellare.
Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 5
La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È in fase di ibernazione dal giugno del 2011 e verrà risvegliata a gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014.
La sonda americana Dawn, dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è ora in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 46,9 milioni di km (0,31 UA). L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.
New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 5,4 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Adesso mancano 679 giorni all’incontro ravvicinato. La sonda ha effettuato nei mesi scorsi diversi aggiornamenti software, test della strumentazione e una prova generale dell’incontro col pianeta nano, prima di tornare in ibernazione durante il mese di agosto. Nel frattempo è riuscita per la prima volta a fotografare Caronte, il più grande dei satelliti di Plutone. È in fase di studio anche la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper.
La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.
La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. Dopo aver superato ampiamente l’orbita di Marte, adesso la sonda sta tornando verso il sistema solare interno ed è adesso a meno di 1 UA dal Sole (quindi all’interno dell’orbita terrestre) ed ha ormai superato la metà della distanza da percorrere prima di arrivare a Giove. Juno si sta ora preparando per il flyby della Terra che avverrà il prossimo ottobre, fra 36 giorni. L’assist gravitazionale permetterà alla sonda di arrivare a Giove nel luglio del 2016.
Sonde operative senza una missione: 2
L’International Cometary Explorer, lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.
Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI). È possibile che la sonda venga indirizzata verso una terza destinazione, l’asteroide 2002-GT, nel 2020.