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Previsto per il 15 Settembre il rientro in servizio dei razzi Proton-M

Lo scorso 2 luglio un razzo Proton si era schiantato a causa di un errore di montaggio di alcuni sensori di velocità.

Pochi secondi dopo il decollo, il razzo aveva imbardato pesantemente per poi schiantarsi a poche centinaia di metri dalla rampa di lancio, causando una forte esplosione e fortunatamente senza nessuna vittima (nonostante alcuni videoamatori fossero vicini al sito)

L’esplosione del Proton-m il 2 luglio 2013. Fonte Tsenki TV

Dalle indagini avviate dal primo ministro Russo Dmitry Medvedev (già riportate su Astronautinews) era emerso che i sensori erano stati effettivamente installati al contrario, causando la perdita del razzo e dei tre satelliti del sistema Glonass. Il lancio era assicurato per una somma di 200 milioni di dollari.

La ILS (International Launch Services) , la società che gestisce i lanci commerciali del razzo Proton, concorda con le conclusioni del governo Russo. Al momento sono state annunciate delle revisioni nel design dei sensori “colpevoli” del lancio fallito, ed il fruitore principale del razzo Proton (il Khrunichev State Research and Production Space Center) probabilmente comincierà a documentare con foto e video le fasi di assemblaggio del razzo.

Il Proton ritornerà sulla rampa il 15 settembre per portare in orbita il satellite ASTRA 2E (costruito da Astrium Satellite) con un lancio commissionato alla ILS dalla SES di Lussemburgo.

ASTRA 2E era già stato consegnato al cosmodromo di Bajkonur nel giugno 2013 ma a causa dello stop dei lanci, resosi necessario per consentire le dovute indagini, i preparativi per la missione furono sospesi.

La ILS annuncia che il programma del 2013 verrà portato a temine senza ritardi.

Fonte: Spaceflightnow.com

(C) Immagine di copertina ILS

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