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Missione sulla ISS per l’astronauta ESA Andreas Mogensen

L’astronauta danese Andreas Mogensen nel settembre 2015 partirà a bordo di una capsula Sojuz dal cosmodromo di Bajkonur per una missione sulla International Space Station (ISS).

Questa missione di 10 giorni sarà il primo volo nello spazio per Andreas e la prima missione spaziale in assoluto per un astronauta danese. Durante la sua permanenza a bordo condurrà una serie di esperimenti in preparazione delle missioni future e testerà delle nuove tecnologie

Il volo è direttamente connesso al nuovo programma di operazioni della ISS: 2 veterani dello spazio provenienti dagli USA e dalla Russia lavoreranno sulla stazione per un anno intero a partire dal maggio 2015.

“Sono felice di annunciare questa missione che è già il quinto volo assegnato ad un membro della classe di selezione del 2009” ha detto Thomas Reiter, Direttore dello Human Spaceflight and Operations di ESA.

“Con il primo della nuova classe, Luca Parmitano, attualmente al lavoro sulla Stazione Spaziale, e altri 3 astronauti già in addestramento per le loro imminenti missioni, i nuovi astronauti di ESA sono molto impegnati. Grazie alle decisioni degli stati membri durante la ministeriale dello scorso novembre, riusciremo a mantenere il nostro impegno di far volare tutti e 6 i nuovi astronauti selezionati prima della fine del 2017” ha continuato Reiter.

Andreas Mogensen (Credits: ESA – P. Sebirot)

“Questa missione è il completamento di un sogno lungo una vita intera e il culmine di molti anni di duro lavoro ed addestramento”, ha detto Andreas Mogensen.

“Sono eccitato dalla possibilità di partecipare all’eccezionale programma di ESA di sviluppo di csienze e tecnologie a bordo della ISS e sono onorato di rappresentare la Danimarca e l’Europa nello spazio. La missione è un’opportunità unica per l’Europa per sviluppare e testare le tecnologie necessarie per il futuro dell’esplorazione umana dello spazio.”

Una missione piena di nuove tecnologie e tanta scienza

La missione partirà il 30 settembre 2015 con il lancio della Sojuz TMA-18 (44S) e si concluderà il 10 ottobre quando Andreas atterrerà con la Sojuz TMA-16 (42S).

Durante la missione Andreas testerà nuovi modi di interazione tra il controllo a terra e l’equipaggio nello spazio con un dispositivo mobile che permetterà agli astronauti di utilizzarlo senza mani e che sarà dotato di diverse possibilità di comunicazione multi-utente. Il sistema avrà anche una visualizzazione 3D avanzata e delle caratteristiche di realtà aumentata che saranno pienamente sfruttate con l’aggiunta di computer indossabili e videocamere per permettere al grande pubblico di seguire le attività svolte sulla ISS attraverso gli occhi dell’astronauta dell’ESA, potenzialmente anche in tempo reale.

La missione breve di Andreas è un eccellente opportunità per molti studi scientifici, in particolare quelli relativi alla biologia. Aggiungendo campioni e misurazioni da una missione di breve durata al materiale raccolto durante le missioni di lunga durata, il valore delle statistiche biomediche sarà superiore. Tutte le strumentazioni necessarie per gli esperimenti di fisiologia, biologia e di scienza dei materiali si trovano già nel laboratorio Columbus e i campioni possono essere riportati a terra velocemente per ulteriori analisi.

Una missione di breve durata è anche ideale per testare una nuova generazione di sensori medici e di apparecchi per il rilevamento dei parametri vitali e il mantenimento dell’apparato muscolare. Questo comporta un beneficio diretto per le future missioni di esplorazione ma a breve anche sulla Terra, per esempio con gli operatori di attrezzature pesanti o la riabilitazione dopo incidenti sportivi.

Andreas sarà anche vestito in modo speciale: valuterà una nuova ‘skinsuit’ durante le normali attività quotidiane. Questa è un indumento sottile fatto di un materiale elastico che simula la gravità terrestre e in questo modo mitiga in modo passivo gli effetti dell’assenza di gravità sul corpo degli astronauti durante i voli spaziali.

Con l’arrivo della Sojuz, la ISS ospiterà 9 persone per un breve periodo, un record che non era mai stato battuto dal ritiro dello Space Shuttle nel 2011.

Tra la fine della missione di Luca Parmitano e il volo di Andreas nel 2015, gli astronauti ESA Alexander Gerst e Samantha Cristoforetti verranno inviati sulla stazione nel 2014 per una missione di lunga durata. Dopo Andreas, il prossimo europeo destinato allo spazio sarà Tim Peake che inizierà la sua missione di lunga durata sulla ISS come membro della Expedition 46/47 nel dicembre 2015.

Un ingegnere che vola alto

Questa missione piena di nuove tecnologie sarà un volo da sogno per un ingegnere aerospaziale come Andreas. Non solo la missione includerà molte prime volte e dimostrazioni, ma Andreas volerà anche come ingegnere di volo nel seggiolino di sinistra della Sojuz, rendendolo il secondo in comando del veicolo.

Andreas è nato a Copenhagen in Danimarca il 2 novembre 1976 e ha conseguito una laurea magistrale in ingegneria aeronautica all’Imperial College di Londra nel 1999, seguita nel 2007 da un dottorato in ingegneria aerospaziale presso l’University of Texas di Austin.

Andreas Mogensen durante l’addestramento EVA (Credits: NASA/ESA-J.Blair)

È stato selezionato come astronauta ESA nel maggio 2009 ed ha completato il programma di addestramento astronautico di base nel novembre 2010 assieme agli altri 5 astronauti della classe 2009. Andreas si è certificato come Eurocom presso il Columbus Control Centre a Monaco dove gestiva le comunicazioni con gli astronauti sulla ISS.

Oltre al suo addestramento e alle attività lavorative, Andreas ha lavorato per ESA al programma Lunar Lander presso l’ESTEC di Noordwijk in Olanda dove è stato coinvolto nella progettazione dei sistemi di guida, navigazione e controllo destinati a permettere un allunaggio preciso.

Dalla sua base presso il Centro Astronauti Europeo a Cologne in Germania,Andreas inizierà il suo addestramento di missione con i partners della ISS. Questo lo porterà al Johnson Space Center di NASA a Houston e a Star City, vicino Mosca in Russia, così come in Giappone ed im Canada.

Fonte: ESA

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