Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Johnson Space Center (Houston, USA), 5 agosto 2013—Sto iniziando la settimana con alcuni scenari d’emergenza piuttosto seri!
Non sto parlando di incendi, perdite o fuoriuscite tossiche, ma piuttosto emergenze mediche. Sia che siamo i Crew Medical Officers (ufficiali medici dell’equipaggio) incaricati o no, veniamo tutti addestrati a intervenire nel caso un compagno di equipaggio non abbia polso e/o sia incapace di respirare. Abbiamo un Crew Medical Restraint System (sistema di fissaggio medico dell’equipaggio) permanentemente dispiegato con il quale possiamo mantenere qualcuno in una posizione stabile per eseguire la CPR (Cardio Pulmonary Resuscitation, rianimazione cardiopolmonare). Ho allegato un paio di foto dalla Expedition 34 nelle quali potete vedere che i membri dell’equipaggio hanno diverse opzioni in assenza di peso quando si tratta di posizioni del corpo per esercitare la compressione.
La mia giornata inizierà con un ripasso sull’equipaggiamento di risposta d’emergenza, dal tavolo di fissaggio all’AED (Automated External Defibrillator, defibrillatore esterno automatico) e il Respiratory Support Pack (attrezzatura di supporto respiratorio), e dopo andrò a un corso sulle procedure di risposta d’emergenza vere e proprie. Non sono diverse dalle procedure che potreste avere imparato in un corso di primo soccorso, ma ottimizzate per la specifica situazione che abbiamo a bordo, l’equipaggiamento disponibile e il fatto che non possiamo chiamare il 112 o il 911.
Più tardi avrò un incontro al Food Lab (laboratorio alimentare) per iniziare a discutere il contenuto del mio contenitore di cibo bonus, dopodiché andrò in machina al NBL per il corso a 1G sulla sessione di piscina di venerdì. Chiamiamo corsi a 1G gli eventi preparatori in cui gli istruttori ci descrivono i compiti per la prossima sessione e possiamo manipolare in un ambiente a 1G, cioè fuori dalla piscina, gli attrezzi e l’equipaggiamento con cui avremo a che fare nell’acqua. Alcuni componenti giganti possono essere molto pesanti a 1G, ma i modelli della piscina sono resi a galleggiamento neutro con l’aggiunta di gommapiuma. È quanto di più vicino si può all’assenza di peso!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.