L-467: Come il cavo di sicurezza può salvarvi la giornata
Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Johnson Space Center (Houston, USA), 21 agosto 2013—Oggi ho passato la mattinata al NBL in immersione in preparazione del mio addestramento EVA di domani.
Come ho già detto prima (vedi L-481), immergersi è un ottimo modo di familiarizzarsi con un compito, specialmente per rendersi conto dei percorsi di traslazione e della geometria della postazione di lavoro, così come controllare i corrimano disponibili e altri punti di fissaggio.
Inoltre, essere immersi in uno spazio 3D rende un po’ più semplice visualizzare come sarà il percorso del cavo di sicurezza. I cavi di sicurezza vengono ancorati da qualche parte alla struttura, tipicamente vicino all’airlock, e si srotolano mentre ci si allontana dal punto di ancoraggio. Ci si aspetta che rimaniamo sempre attaccati alla struttura, ma se mai facessimo l’errore di fluttuare via, il cavo di sicurezza ci tirerebbe indietro verso il suo ancoraggio.
A volte colleghiamo due cavi di sicurezza insieme per ottenere una lunghezza maggiore, come potete vedere nella foto—il polistirolo blu è usata per questioni di galleggiamento in acqua. E come potete leggere in questo resoconto di Luca Parmitano riguardo l’anomalia con l’acqua nella sua recente EVA, un cavo di sicurezza può salvare la giornata in diversi modi!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.
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