Il sistema OPALS (Optical Payload for Lasercomm Science) è un dimostratore tecnologico che mira ad aumentare di uno o anche due ordini di grandezza la quantità di dati che si possono scambiare con un veicolo spaziale. Il dispositivo è stato consegnato al KSC dal JPL, ed è in partenza per la stazione spaziale a bordo di un cargo automatico Dragon entro fine anno. Una volta nello spazio, verrà montato all’esterno dell’avamposto orbitale, e si porrà in contatto con una stazione a terra situata in una località montuosa nei pressi di Los Angeles. La precisione richiesta nell’allineamento del laser è impressionante: uno dei realizzatori l’ha paragonata a “puntare un laser stabilmente per due minuti su un puntino del diametro di un capello umano, da una distanza di 10 metri e mentre si cammina”.
Per ottenere questa precisione, la stazione di terra punterà un faro-laser sull’ISS mentre transita sulla sua postazione, basandosi sulla sua posizione stimata dai dati orbitali (ovvero, senza un tracking radar). A questo punto il dispositivo nello spazio aggancerà il segnale proveniente da terra, e lo userà per indirizzare la propria trasmissione, un video, modulando il proprio raggio laser. Questo verrà letto dal primario della stazione di terra, un telescopio con apertura di un metro, e convertito in segnale elettrico da un apposito fotoricettore. La durata del collegamento è di circa 100 secondi.
L’esperimento dovrebbe avere una durata compelssiva di 90 giorni.