L-496: Che fare se non si può arrivare alla ISS velocemente?
Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:
Star City (Mosca, Russia), 23 luglio 2013—Oggi passerò sei ore nel simulatore della Sojuz! In realtà in due diversi.
Puoi vedere il primo nella foto. Quel giorno anche il nostro compagno di equipaggio Terry era con noi, ora è negli USA. È in questo tipo di simulazione che facciamo pratica di tutte le fasi del volo. Il portello proprio dietro di noi, fra l’altro, non esiste nel veicolo spaziale reale: sulla rampa di lancio vi dovete calare giù dalla sezione superiore, il modulo orbitale. Ma per il lavoro giornaliero sarebbe un po’ macchinoso.
Abbiamo anche un altro tipo di simulatore che viene usato solo per addestrarsi al rendezvous manuale, l’attracco manuale, lo sgancio e successivo riattracco a un altro boccaporto (quest’ultimo è sempre manuale). Avrò una sessione di pratica nel pomeriggio.
In mattinata sarò con Anton nel simulatore per fare pratica di ascesa e operazioni orbitali post-ascesa. Inizieremo, come faremmo nominalmente, con le procedure di rendezvous veloce di cui ho parlato un paio di giorni fa. Durante la sequenza di accensioni per arrivare alla Stazione, accadrà qualcosa che ci renderà impossibile mantenere il rigido programma.
Fortunatamente, il “vecchio” profilo di rendezvous in due giorni è sempre applicabile! In accordo con il controllo a terra, passeremo al profilo più lungo e ci daremo un po’ più di tempo per sistemare gli intoppi. Dovremo solo aspettare un po’ più a lungo per quel pasto caldo!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.
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