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L-494: E se c’è un incendio a bordo?

Terry Virts, Anton Shkaplerov e Samantha Cristoforetti davanti a un simulatore Soyuz a Star City. Fonte: Samantha Cristoforetti

Terry Virts, Anton Shkaplerov e Samantha Cristoforetti davanti a un simulatore Sojuz a Star City. Fonte: Samantha Cristoforetti

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Star City (Mosca, Russia), 25 luglio 2013—Ultimo giorno di addestramento a Star City per questo viaggio, e sarà un altro giorno pieno nei simulatori della Sojuz!

Prima una sessione di avvicinamento manuale, nella quale Anton avrà la possibilità di fare pratica nel portare la Sojuz manualmente da una distanza di alcuni km fino a circa 100 metri davanti al boccaporto di attracco. Come ingegnere di bordo, lo aiuterò dal modulo orbitale misurando la velocità e la distanza con un telemetro laser.

Dopo sarà il mio turno ai comandi. Avrò una sessione di attracco manuale da sola, in cui farò pratica di attracco della Sojuz da entro 400 metri—è quello che chiamiamo distanza ravvicinata.

Il pomeriggio sarà… caldo! A un certo punto durante la nostra sessione di addestramento nel simulatore della Sojuz del fumo comincerà a fluire nel modulo di discesa da dietro il pannello dei comandi. Non è che il fumo debba necessariamente arrivare da quella direzione nella vita reale, ma il simulatore ha naturalmente degli schemi di funzionamento noti. Spegneremo tutti gli equipaggiamenti elettrici ma ho la distinta sensazione che, come ogni volta, questo non risolverà il problema nel nostro scenario. Così ci rimarrà una sola scelta: rimuovere tutta l’atmosfera. Questo estinguerà certamente il fuoco!

Una volta che ciascuno avrà indossato la propria tuta presurizzata Sokol e le tute avranno superato il controllo di tenuta, depressurizzeremo la capsula e inizieremo a seguire le procedure per organizzare la discesa d’emergenza. A questo punto, lottiamo contro il tempo: le tute sono collegate ai serbatoi dell’ossigeno e possono mantenerci in vita per un paio d’ore. C’è tutto il tempo per organizzare l’accensione di frenatura che ci riportera nell’atmosfera, ma non c’è certamente margine per non farlo correttamente la prima volta!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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