Durante la sua recente visita a diverse agenzie spaziali straniere, l’amministratore della NASA Charles Bolden ha proposto alle controparti di collaborare alla ventilata missione di cattura di un asteroide da immettere in una orbita facilmente raggiungibile da terra, a scopo esplorativo e di sperimentazione di tecnologie.
Jean Jacques Dordain, direttore generale di ESA ha risposto di aver già dato vita ad un gruppo di lavoro multi-agenzia per valutare l’iniziativa. Nel gruppo verranno rappresentate le agenzie spaziali di Francia, Germania, Italia e Regno Unito; una risposta a NASA è attesa per il mese di settembre. Per la verità. Dordain ha anche rimarcato come l’idea di catturare un piccolo asteroide “near-Earth” ed immetterlo in una orbita lunare retrograda per mezzo di una sonda a propulsione solare elettrica esuli da quelle che sono le attuali strategie di ESA, che si focalizza sull’ISS, sulla Luna e su Marte.
In ogni caso, l’apporto industriale di ESA al programma Orion sarebbe già di per se’ una valida motivazione per approfondire le potenzialità di collaborazione con gli americani in questa missione.
Secondo il sito aviationweek.com, l’interesse di Bolden nel trovare partners internazionali si potrebbe anche spiegare con l’accoglienza men che entusiastica che questa missione ha ricevuto oltreoceano: il comitato scientifico del parlamento USA, nella sua bozza preliminare di finanziamento dell’Agenzia, è giunto addirittura a proibire esplicitamente l’impiego di fondi autorizzati per sviluppare un veicolo cattura-asteroidi.
Oltre ad ESA, Bolden ha sollecitato anche l’interessamento dell’agenzia spaziale indiana ISRO nel corso di una visita al Space Applications Center di Ahmedabad, dopo averne discusso con il presidente di ISRO K. Radhakrishnan.