Aggiornamenti dal sistema solare: luglio 2013
Dopo i lunghi mesi passati ad esplorare e studiare alcune zone della superficie di Marte, il rover Opportunity è nuovamente in movimento, avendo superato ormai i 37 km dall’inizio della missione. Ripartirà presto verso il monte Sharp anche Curiosity.
Il mese di luglio si prospetta molto intenso per la sonda Cassini, in orbita intorno a Saturno, mentre si avvicinano sempre di più sia il prossimo lancio di una sonda lunare, l’americana LADEE, sia il flyby della Terra da parte della sonda Juno, diretta all’esplorazione di Giove.
A partire da questo mese verranno incluse in questa rubrica anche le sonde di osservazione solare in orbita eliocentrica, ponendo fine ad una discriminazione che durava ormai da troppo tempo. Rimangono fuori dalla lista, al momento, solo le sonde di osservazione solare in orbita geocentrica.
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.
Missioni in fase di preparazione per il lancio: 4
La sonda LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), della NASA, è stata trasportata a giugno presso il sito di lancio di Wallops Island, dal quale partirà per la sua missione su un lanciatore Minotaur V il prossimo 5 settembre. La missione riguarda lo studio della debole atmosfera lunare ed avrà una durata complessiva di 160 giorni: 30 di avvicinamento all’orbita lunare, 30 giorni di test e verifiche sugli strumenti scientifici e 100 di missione vera e propria.
Un’altra missione lunare, stavolta cinese, si sta preparando al lancio. Chang’E 3 sarà composta da un lander da 1200 kg e da un piccolo rover. La sonda ha completato l’ultima serie di test prima dell’integrazione sul vettore, servita per valutare il comportamento di Chang’E 3 nelle difficili condizioni ambientali che sperimenterà sulla Luna. La data di lancio è attualmente fissata per i primi di dicembre. Se tutto andrà bene sarà il primo atterraggio sulla superficie del nostro satellite dopo 37 anni.
Fra ottobre e novembre del 2013 si apre anche la finestra di lancio, circa biennale, verso Marte. Sono previste due missioni: l’orbiter americano MAVEN che, dopo aver completato l’integrazione degli strumenti scientifici a bordo sta ora portando a termine i test ambientali come quelli appena conclusi da Chang’E 3, e la Mars Orbiter Mission (MOM) indiana.
Missioni Operative: 15
La sonda WIND, di NASA, si trova attualmente in orbita intorno al punto lagrangiano L1 Terra-Sole; la sua missione di osservazione della nostra stella dura ormai dal 1994. A farle compagnia in L1 c’è il Solar and Heliospheric Observatory (SoHO), missione congiunta ESA/NASA, e l’orbiter americano ACE (Advanced Composition Explorer).
La missione STEREO (Solar and TErrestrial RElations Observatory) si compone, invece, di due sonde, Stereo A e Stereo B che condividono l’orbita della Terra intorno al Sole, rispettivamente, precedendo e seguendo il nostro pianeta, permettendo così osservazioni stereoscopiche. Le sonde si allontanano lentamente dalla Terra e fra di loro ad ogni orbita ed hanno sorpassato nel 2009 i punti lagrangiani L4 ed L5.
La sonda Messenger, di NASA, ha completato la prima estensione della propria missione in orbita intorno a Mercurio lo scorso 17 marzo. NASA sta attualmente continuando ad utilizzare gli strumenti della sonda, la quale ha recentemente sorpassato il traguardo delle 2000 orbite intorno al primo pianeta del sistema solare. Una decisione formale su una seconda estensione di missione non è ancora stata presa. Un po’ più lontana dal Sole, Venus Express, di ESA, continua lo studio di Venere dalla sua orbita. La missione durerà almeno fino al 2014.
Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), della NASA, continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione della Luna. Sempre intorno al nostro satellite, le due sonde della missione Artemis stanno studiando il debole campo magnetico lunare per una lunga missione che dovrebbe durare almeno sette anni.
Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 324 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL) ed il rover ha concluso il lavoro scientifico presso il sito denominato Glenelg, ed è ora pronto al lungo viaggio che lo porterà sulle pendici del monte Sharp. Il team di MSL ha recentemente rilasciato un’imagine straordinaria del panorama di Marte visto da Curiosity da oltre 1,3 miliardi di pixel.
È invece il sol numero 3357 per l’altro rover della NASA Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite ha battuto il record NASA per distanza percorsa da un rover su un altro corpo celeste, superando la distanza di 35,744 km che furono percorsi 40 anni fa dal rover lunare di Apollo 17, ed è ormai oltre i 37 km. Dopo aver concluso l’esplorazione dettagliata di Matijevic Hill, Opportunity è nuovamente in moto e si sta dirigendo verso sud in vista dell’avvicinarsi dell’inverno marziano.
In orbita intorno a Marte ci sono, inoltre, le sonde americane Mars Reconnaissance Orbiter e Mars Odyssey, e quella europea Mars Express. La sonda ESA, in particolare, ha recentemente superato il traguardo dei 10 anni dal lancio.
La sonda NASA/ESA/ASI Cassini ha appena cominciato la sua orbita Rev 194 intorno a Saturno, in una fase definita “inclinata” della Solstice Mission. Il mese di luglio sarà pieno di impegni per Cassini. Il prossimo 10 luglio sorvolerà Titano (T92) ad una distanza 964 km dalla superficie del satellite. Per il 18 luglio è prevista una “sessione fotografica” speciale: la sonda punterà le proprie fotocamere verso il sistema solare interno e fotograferà la Terra. Si tratterà della terza ripresa fotografica del nostro pianeta dal sistema solare esterno, dopo la famosissima “Pale Blue Dot” ripresa 23 anni fa da Voyager 1 e la ripresa analoga effettuata sempre da Cassini nel 2006. Il 19 luglio, durante la Rev 195, comincerà poi una fase particolarmente favorevole all’osservazione degli anelli di Saturno, mentre il 26 la sonda effettuerà un nuovo flyby di Titano (T93, 1400 km).
Le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 124 UA dalla Terra (17 ore e 11 minuti-luce), mentre Voyager 2 è a circa 101 UA (14 ore e 2 minuti-luce) dalla Terra. Nella home-page della missione NASA sta cercando di coinvolgere il pubblico nel monitorare lo stato di Voyager 1 che potrebbe presto uscire definitivamente dall’eliosfera.
Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 5
La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È in fase di ibernazione dal giugno del 2011 e verrà risvegliata solo nel gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014.
La sonda americana Dawn, dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è ora in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 52,4 milioni di km (0,35 UA). L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.
New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 5,9 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Adesso mancano 739 giorni all’incontro ravvicinato. Dopo la scoperta di 4 nuovi satelliti oltre a Caronte (Notte, Idra, Cerbero e Stige) dopo il lancio della sonda, il team di New Horizons ha dovuto analizzare i rischi che questi nuovi satelliti comportavano per la sonda, concludendo che non sarà necessario alcun cambio di rotta. È in fase di studio anche la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper.
La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.
La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. Dopo aver superato ampiamente l’orbita di Marte, adesso la sonda sta tornando verso il sistema solare interno, per effettuare un flyby della Terra fra 97 giorni. L’assist gravitazionale permetterà alla sonda di arrivare a Giove nel luglio del 2016.
Sonde operative senza una missione: 3
Dopo le straordinarie immagini inviate dalla missione cinese Chang’E 2 durante il flyby dell’asteroide 4179-Toutatis, avvenuto lo scorso 13 dicembre, la sonda rimane in orbita eliocentrica, dopo aver anche orbitato intorno alla Luna durante la missione primaria e, successivamente, essere stata posizionata in orbita intorno al punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole. Da quanto si intuisce da alcune notizie rilasciate da Wu Weiren, direttore del progetto, la sonda si trova ora ad una distanza di oltre 20 milioni di km dalla Terra, e l’agenzia spaziale cinese sta utilizzando Chang’E 2 come banco di prova per testare comunicazioni a lunga distanza nel sistema solare.
L’International Cometary Explorer, lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.
Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI). È possibile che la sonda venga indirizzata verso una terza destinazione, l’asteroide 2002-GT, nel 2020. Nel frattempo la sonda ha ripreso la cometa ISON, che si prevede essere tra le comete visibili da terra più brillanti degli ultimi anni.
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