Bepi Colombo, Cygnus, Asteroid Grand Challenge e Stazione Spaziale Internazionale: tanta carne al fuoco, per questa nuova visita in Italia dell’Amministratore della NASA Charles Bolden. E tanti gli incontri ‘di vertice’. Naturalmente con il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Enrico Saggese e con il ministro dell’Università e della Ricerca (MIUR) Maria Chiara Carrozza (che ha invitato al prossimo lancio del cargo Cygnus).
Ma anche con il presidente del Consiglio Enrico Letta e il vice ministro degli Esteri Marta Dassù, coi quali si è soffermato su questioni di più ampio respiro, a partire dall’utilizzo futuro della ISS “fino al 2020” come ha detto Bolden.
“Siete fortunati voi italiani – ha dichiarato il numero uno della NASA durante la conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di ieri al MIUR – perché – ha continuato, riferendosi alla missione di Luca Parmitano – avete un grande uomo a rappresentarvi nello Spazio, che io francamente invidio”. In origine, in agenda c’era la firma del Memorandum of Understanding sulle tecnologie a bordo di Bepi Colombo, la sonda incaricata di studiare l’atmosfera di Mercurio (lo strumento in questione è Strofio, uno spettrometro messo a punto da un team di ricerca coordinato dall’italiano Stefano Livi). Firma puntualmente apposta da Bolden e Saggese.
Ma il rapido passaggio nella capitale dell’Amministratore della NASA si è caricato di molti altri contenuti. Come il rafforzamento della cooperazione in vista di una possibile missione internazionale dedicata all’individuazione, cattura e spostamento di un asteroide: Asteroid Grand Challenge, appunto.
“Abbiamo in programma – ha detto Bolden – di individuare un asteroide di piccola taglia, di quelli che si disintegrerebbero a contatto con la nostra atmosfera, per imbrigliarlo con una navicella spaziale e portarlo in orbita attorno alla Luna. Per mettere l’asteroide su un’orbita che dovrebbe restare stabile per circa un secolo e quindi imparare a conoscerlo e interagire con lui. Potremo – ha aggiunto – salire sulla sua superficie, provare a effettuare scavi e a modificarne la traiettoria”.
Sul tema del coinvolgimento internazionale si è particolarmente soffermato Saggese: “Riguardo la missione sugli asteroidi – ha dichiarato il presidente dell’ASI – il nostro paese è stata scelto dalla NASA come primo partner per iniziare il dialogo con gli Stati europei riguardo questo straordinario progetto. E noi tutti speriamo che ci sia la volontà dei 40 Paesi del mondo impegnati nelle attività spaziali, compresi Cina e India, a convergere su questa missione”.
Fonte: ASI